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Vecchio 04-12-11, 02:13   #1
camilla
 
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Predefinito Come si festeggia il Natale nel resto del mondo.

Australia

In Australia esiste la figura di Babbo Natale che è molto simile a quello americano: l'unica differenza è che, invece di giungere con il suo carico di doni dal cielo e poi infilarsi nei camini delle case, qui arriva cavalcando le onde dell'oceano su un surf!
La cena di Natale di solito prevede il sacrificio di un tacchino, oltre a prosciutto, carne di maiale arrosto e dolci. Una attrattiva turistica è quella di organizzare delle sontuose cene di Natale in riva al mare, per esempio a Bondi Beach, una località a est di Sydney che in quel periodo attira migliaia di persone.


Messico

La festa di Natale comincia il 16 dicembre.
La settimana di Natale viene celebrata in tutto il Paese con le “posadas”, a ricordo del pellegrinaggio di Giuseppe e Maria in cerca di un posto dove far nascere il bambino. Una famiglia va a prendere in chiesa le statuette di Giuseppe e Maria vestiti da viandanti e li fissa saldamente su una portantina. Due ragazzine la portano fino ad una casa scelta in anticipo per chiedere ospitalità. Giuseppe e Maria vengono messi su un altare già preparato e decorato di fiori. La coppia viaggia per otto giorni e ogni sera viene portata in una famiglia differente. Ad accompagnare questa processione ci sono anche numerosi bambini che bussano di porta in porta per cercare un riparo per Giuseppe e Maria.
Alla fine di questa processione vengono organizzati grandi pranzi durante i quali i bambini, con gli occhi bendati, rompono le “pentolacce” o "piñata" (fatte di cartapesta), con un bastone per far uscire dolci, canditi e frutta .
Il nono giorno, il 24 dicembre vengono messi vicino a Gesù nel presepe allestito davanti alla chiesa.





Stati Uniti

Qui il Natale è una grande festa popolare. Gli stranieri che si sono stabiliti in questo Paese vi hanno portato anche le loro tradizioni.
Tutta la famiglia partecipa alla decorazione della casa. Al camino vengono appese grandi calze e si appendono alle pareti ghirlande fatte coi biglietti di auguri ricevuti. Le case e gli alberi vengono addobbati con luminarie.
Sull'albero si mettono piccole canne di zucchero rosso o bianco.
La cassetta della posta è colma di biglietti di Natale inviati dagli amici di famiglia.
Il tacchino, mangiato a Natale in molti Paesi, è stato scoperto proprio in America dai conquistatori spagnoli.
I bambini cantano per strada in cambio ricevono qualche monetina.


Canada

In novembre, in molti centri commerciali viene allestito un "reame di Babbo Natale", dove i bambini vanno per incontrare Babbo Natale. A Montreal, la grande città del Quebec tutti gli anni ha luogo la sfilata di Babbo Natale organizzata da un grande magazzino. Nonostante il freddo i bambini vanno ad applaudire Babbo Natale. Babbo Natale chiude il corteo e alla fine vola su un carro allegorico sotto gli occhi sbalorditi dei bambini. Il Natale in Quebec è un periodo magico. La neve ricopre ogni cosa con un bel mantello bianco, le strade si animano e le case e i negozi assumono un'aria di festa.
Le poste canadesi ricevono migliaia di lettere per Babbo Natale.
Gli abitanti del Quebec addobbano l'esterno delle loro case con luminarie, rami d'abete e nastri e lungo le strade vengono collocati abeti illuminati.
Si usa decorare la casa con addobbi natalizi come corone di alloro, luci colorate e con l' albero di natale. La settimana prima di natale si scrive la lettera a Santa Claus per dirgli quali regali si desiderano ricevere. I bambini appendono anche delle calze in modo che Babbo Natale le possa riempire con caramelle e cioccolatini. Vicino al camino viene lasciato un vassoio di latte e biscotti per Babbo Natale.
In alcuni paesi esiste ancora la tradizione per i bambini di andare a cantare di casa in casa le canzoni natalizie. Come compenso ricevono qualche moneta, o dei dolcetti o qualcosa di caldo da bere (da noi a Natale fa veramente freddo e spesso è tutto ghiacciato).
Il pranzo natalizio tradizionale consiste nel tacchino ripieno con contorno di patate e salsa di mirtilli. In alcune famiglie invece del tacchino si usa cucinare l' anatra arrosto.



Islanda

Come in tutti i Paesi cristiani, Natale è la festa dei bambini che termina la notte dell'Epifania, il 6 gennaio, durante la quale si canta e si danza davanti al fuoco.
All'inizio del mese di dicembre i bambini mettono una scarpa sul davanzale della finestra. Se sono stati buoni riceveranno un dono da Babbo Natale, se sono stati cattivi, una patata!
Natale in islandese si dice Jol e i Jolasveinar sono folletti di Natale. I folletti sono tredici e ciascuno di loro ha un nome riferito alla sua personalità. Questi sono i bambini di Cryla, una creatura mostruosa a tre teste. Cryla aveva una barba e corna di capra. Si cibava di bambini cattivi che riuscivano a scappare solo quando diventavano buoni. I suoi bambini hanno nomi strani: Raschiatore di vasi, Ladro di salcicce, Quello che guarda dalla finestra... Essi molestano le persone e le bestie, bussano alle porte...
Dopo l'apparizione di Babbo Natale, la leggenda è cambiata. I folletti sono diventati più gentili e trascorrono il tempo a preparare regali per i bambini buoni.
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Vecchio 04-12-11, 02:15   #2
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Irlanda

Le feste natalizie iniziano dodici giorni prima di Natale. Questo periodo si chiama Little Christmas.
Il giorno di Natale sul davanzale della finestra viene collocata una candela. Prima di andare alla Messa, si lascia un bicchiere di whisky per Babbo Natale.
I doni vengono aperti il giorno di Natale. Il pranzo di Natale inizia fra le due e le tre del pomeriggio.
Il giorno dopo Natale, il 26 dicembre, è Santo Stefano, ancora festa, come in Italia. Molti Irlandesi vanno ad assistere alle corse dei cavalli mentre altri cantano per strada. In campagna i ragazzi Wren Boys vestiti con abiti tradizionali, cantano e suonano e vanno di casa in casa chiedendo qualche soldino.
Un tempo la caccia allo scricciolo era tradizione seguita il 26 dicembre in tutta l'Irlanda.
Il motivo di tanto accanimento contro questo uccellino è da ricercare nella leggenda che accompagna il martirio di Santo Stefano. Si narra infatti che il Santo si fosse nascosto dietro un cespuglio per sfuggire ai suoi persecutori, ma fosse stato scoperto a causa di uno scricciolo che volò via dal nascondiglio svelando quindi la presenza del martire.
Per questo motivo il 26 dicembre di ogni anno, gruppi di uomini ricordano questo episodio, fingendo di dargli la caccia, di catturarlo e poi di condurlo legato ad un bastone di casa in casa cantando e facendo la questua.
Naturalmente è solo una finzione: oggi nessuno scricciolo deve temere per la propria incolumità, ma è comunque costume diffuso che uomini mascherati con abiti vecchi vadano di casa in casa offrendo canti ed intrattenimento.



Gran Bretagna

All’inizio di dicembre si inviano gli auguri ad amici e parenti e si inizia ad aprire il calendario dell’Avvento. Su ogni porta viene appesa una ghirlanda come segno di buon augurio
I biglietti ricevuti vengono esposti incollati su nastri appesi alle pareti e vi restano fino al 6 gennaio.
Due settimane prima di Natale i genitori inglesi, aiutati dai figli, decorano le loro case con edera, agrifoglio e vischio. Già dal periodo feudale si usava ricoprire di agrifogli i soffitti delle sale dei castelli, perché portava fortuna. Tutti facevano festa, gli attori si improvvisavano buffoni, infine mangiavano il piatto d'onore che era la testa di un cinghiale.
A Londra, a Trafalgar Square, c'è sempre un enorme albero di Natale, regalato dalla Norvegia.
Alla vigilia di Natale s’intonano per strada i canti natalizi, tipica consuetudine britannica. Le persone vanno da una casa all’altra cantando canzoni di Natale; vengono offerte bibite agli adulti, dolci e caramelle ai piccoli.
La sera della vigilia, i bambini appendono delle calze per Father Christmas e per ringraziarlo dei regali gli lasciano un bicchiere di latte o di porto e un dolce (mince pie) e per la renna Rudolph lasciano anche una carota. Il giorno di Natale è il più bello perchè si aprono tutti i regali che Babbo Natale ha lasciato dentro un sacco sotto all' albero.
Il giorno di Natale si sta insieme ai parenti e si mangia tacchino ripieno di marroni accompagnato da mirtilli e per dolce si prepara sempre il Christmas Pudding o Christmas Cake.
Alle 3 del pomeriggio in televisione c'è sempre il discorso della Regina.

Francia

In Francia la notte di Natale è chiamata anche la «notte dei miracoli».
Si racconta infatti che alcuni minatori, decenni fa, assistettero per caso a uno spettacolo tremendo, mentre si attardavano a scavare una galleria durante la notte di Natale. Allo scoccare del dodicesimo rintocco, le rocce delle montagne, come gli scogli in fondo al mare, si aprirono d'un colpo, rivelando ai loro occhi immensi tesori nascosti al centro della terra. I minatori, invece di santificare la nascita del Bambin Gesù, si lasciarono ingannare dall'avidità e dalla cupidigia, tralasciando ogni preghiera e ogni atto di omaggio al figlio di Dio, e si addentrarono in quelle profondità. Subito le rocce si richiusero alle loro s*****, inghiottendoli per sempre.
C'è chi dice che ancor oggi, nelle notti di luna piena, quando il vento tace, si sentono quei minatori gemere alla ricerca di una via d'uscita da quelle oscure profondità.
Si crede infine che, allo scoccare della mezzanotte della notte santa, gli animali della fattoria acquistino il fantastico dono della parola. Maiali, cavalli, buoi, pecore, tutti possono parlare tra loro la nostra lingua e così scambiarsi preziosi segreti sugli esseri umani e sui loro errori. Sarebbe proprio curioso ascoltare i loro discorsi, ma guai a chi si trova a origliare dietro le porte delle stalle o dei pollai! Può diventare sordo o addirittura morire.
In Francia Babbo Natale non lascia i suoi regali sotto l'Albero di Natale, ma dentro le scarpe dei bimbi!
Si brucia il legno di Natale - un grande legno che deve ardere durante tutto il giorno di Natale, dopodiché si mangia la "Buche de Noel", una torta al cioccolato che assomiglia ad un legno!
In una regione del Sud della Francia, in PROVENZA, ci sono tradizioni natalizie particolari. In alcune chiese vicino al mare, al termine della messa di mezzanotte, una processione di pescatori e di pescivendoli deposita ai piedi dell'altare un cesto colmo di pesce, in segno di affetto e riconoscenza verso il piccolo Gesù. La tradizione vuole che la cena della notte di Natale termini con tredici dolci che rappresentano Gesù Cristo e i dodici apostoli. Questi dolci sono preparati con i frutti della regione.
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Vecchio 04-12-11, 02:18   #3
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Spagna

In Spagna le celebrazioni per il Natale iniziano l'8 Dicembre con l'Immacolata Concezione.
Una tradizione spagnola è quella di vestire da vescovo un ragazzo cui vengono affidati pieni poteri dal 6 al 28 dicembre.
La tradizione del presepe è molto sentita in Spagna e il presepio Salzillo nel museo della città spagnola di Murcia è composto di 556 figurine. I presepi sono chiamati "Nacimientos", e proprio come da noi si preparano all'interno delle case e delle chiese.
Le famiglie si riuniscono per cantare i canti tipici di Natale davanti alla scena della Natività.
Si donano vestiti e cibarie ai più poveri per portare fortuna nel nuovo anno.
Nella notte di Natale è usanza accogliere in famiglia un neonato povero al quale provvedere con un corredino nuovo.
A Barcellona è costume il 28 dicembre fare scherzi a qualcuno.
I regali ai bambini vengono portati dai “Los Reyes”, cioè dai Re Magi, che li mettono dentro le loro scarpe il 6 Gennaio, giorno dell’Epifania.
In molte città si svolge il corteo di una festa molto popolare: "la cavalcata de los Reyes", che naturalmente fanno un arrivo alla grande sfilando su carri riccamente decorati, seguiti da un gran numero di cavalieri. Bambini e adulti si accalcano lungo le strade per vederli passare. Dopo la sfilata i Re Magi vanno fra i bambini che sono stupiti di vederli così da vicino.
Queste parate vengono fatte in quasi tutte le città spagnole e p.e. in Barcellona ce ne sono contemporaneamente diverse, anche se la maggiore li fa partire dal mare per finire poi al Parco della cittadella. In quel giorno sfilano quindi carri bellissimi con i sopra che distribuiscono caramelle tirandole giù dal carro; tutti li aspettano a corteo e li seguono raccogliendo dietro il loro passaggio caramelle di ogni tipo.


Ungheria

Si festeggia S. Nicola, in ungherese Miklos, il 6 Dicembre. Egli porta ai bambini solo dolci (impacchettati in una busta rossa) ai bambini buoni, mentre a quelli che sono stati birboni porta delle fraschette dorate (ovviamente tutti i bimbi ricevono dolci, e alcuni le fraschette insieme, ma solo per scherzo!, e in questo assomiglia alla nostra Befana).
L’Albero di natale si addobba alla vigilia e in genere lo si addobba con dei cioccolatini a forma ovale, impacchettati in carta lucente e la sera stessa i bambini trovano sotto di esso un regalo, portato da Gesù.

Romania

I preparativi per il Natale iniziano solo un paio di giorni prima.
Ai bambini, a scuola, viene insegnata la storia di Gesù e viene fatta una rappresentazione in cui ogni bambino svolge un ruolo, chi impersona Maria, chi Giuseppe, chi un pastore, chicchi l’asino, etc. i costumi vengono cuciti dalle mamme dei piccoli attori. Nel pomeriggio della vigilia i bambini vanno per strade e bussano alle case per chiedere di farli entrare. La gente prepara per l’occasione delle tavole apparecchiate con tovaglie bianche, per far accomodare questi bambini attorno al tavolo e permettergli di recitare la storia della nascita di Gesù. Alla fine dell’esibizione gli adulti danno dei soldi ai bambini ospitati e un sacchettino contenente un dono per Gesù Bambino.
Alla sera si mangia pane e wurstel e i bambini si dividevano i soldi e i regalini che aveva ricevuto Gesù Bambino. Poi i bambini fanno di nuovo la rappresentazione della nascita di Gesù alla Messa, per tutti i fedeli.
Quando ritornano a casa trovano l’albero decorato con bastoncini di zucchero e cioccolatini, e dei regali oppure la mattina seguente i bambini trovano le loro calze piene di dolcetti, mele, mandarini, e a volte dei soldi (da parte dei loro padrini).



Slovacchia
Durante il periodo dell'Avvento, il 6 dicembre i bambini puliscono bene le proprie scarpe e le mettono alla finestra per ricevere un dono da S. Nicola e vengono organizzate delle feste. Gli adulti si mascherano da san Nicola, da diavolo e da angelo. I bambini cantano mentre aprono i doni.
Fra Natale e l'Epifania ci sono "dodici giorni santi" nel corso dei quali avvengono le feste e processioni di gente in maschera che festeggiano la fine dell'inverno.



Repubblica Ceca

Qui il Natale è celebrato soprattutto il 24 dicembre o alla sera della Vigilia, anche se il 25 e 26 sono giorni di vacanza. In questa sera arriva "Yezheeshek", o "piccolo Gesù". In questo paese sopravvivono antichissime tradizioni dell' "antico Natale", prevalentemente per divertimento.
Si disciplina il credente a digiunare per tutta la Vigilia, finché viene servita una cena cerimoniale, allo scopo di essere in grado di vedere il "maiale d'oro". I doni sono posti sotto l'albero di Natale, di solito un abete o un pino, e aperti dopo il pranzo. Altre tradizioni ceche contemplano la premonizione, con il taglio trasversale delle mele; se appare una stella nel centro, l'anno che verrà sarà di successo, se invece appare una croce no. Le ragazze gettano le scarpe dietro le s*****; se la punta dei piedi tocca la porta, la ragazza nell'anno che verrà troverà marito. Altre tradizioni contemplano il versamento di piombo fuso in acqua e dalla forma che il piombo assume raffreddandosi emerge un responso, utile a predire il futuro.



Polonia

Le feste di Natale iniziano il 24 dicembre, giorno in cui si addobba l’albero, e terminano il 6 gennaio.
Alla vigilia di Natale gruppi di bambini mascherati da Re Magi, diavoli, angeli, pastori vanno di porta in porta a chiedere qualche soldino o dolcetto e alla sera attendono la comparsa della prima stella del cielo, perché quel momento segna l'inizio della cena e della festa (la vigilia di Natale è infatti chiamata “ La festa delle stelle”.
In molte case ancora oggi si mettono dei covoni di grano nei quattro angoli di una stanza, oppure un po’ di paglia sotto la tovaglia, in memoria della stalla dove nacque Gesù Bambino. La gente rimane digiuna tutto il giorno, per prepararsi alla festa, che comprende un pasto di 12 portate. Si apparecchia sempre un posto in più nel caso in cui arrivasse un invitato a sorpresa (Gesù). Prima del pasto i familiari pregano e si dividono una specie di ostia rettangolare chiamata oplateck che rappresenta in rilievo l'immagine di Maria, di Giuseppe e di Gesù Bambino. Ciascuno fa un voto e dimentica i litigi. Si mangiano solo cibi magri come il pesce o la verdura e comunque non si usano i grassi come burro o olio neanche per fare i dolci.
In questa stessa notte arriva anche Babbo Natale e porta i regali ai bambini.
A Natale si può andare con la slitta nella campagna bianca coperta di neve e organizzare un pic nic, in cui si accende un bel fuoco per arrostire le salcicce.
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Vecchio 04-12-11, 02:22   #4
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Russia

Babbo Natale qui viene chiamato Ded Moroz, Nonno Gelo. È un vecchio dalla lunga e candida barba, tutto vestito di bianco con gli abiti decorati di cristalli di ghiaccio e fiocchi di neve. Si racconta infatti che sia esistito da sempre e che sia il padrone del gelo, della neve, della grandine, della pioggia e di qualunque maltempo porti con i l'inverno. Egli viaggia su una magica troika, una slitta decorata, trainata da tre cavalli, per consegnare i doni ai bambini.
Anche le tradizioni del Natale Russo includono l'Albero di Natale, o "yolka", acquistato per la prima volta da Pietro il Grande, dopo i suoi viaggi in Europa alla fine del 18° Secolo.
Le celebrazioni Natalizie in Russia sono state ripristinate dal 1992, dopo decadi di soppressione da parte del governo comunista. Queste feste sono centrate sulla Vigilia, la "Sacra Cena", che consiste in dodici portate, una per ogni apostolo di Gesù. Il cibo tipico della vigilia di Natale sono i semi di grano integrale, tenuti con semi di papavero schiacciato e con miele.
Accanto al presepe la famiglia canta e si scambia i regali. Anche gli animali domestici ricevono un dono.
Nelle Chiese, adorne e profumate d’incenso, la liturgia natalizia è grandiosa.




Finlandia

Alla vigilia di Natale, i piccoli Finlandesi sono molto indaffarati. La mattina vanno con la slitta a tagliare l'abete e il pomeriggio lo addobbano.
ll 24 dicembre si accendono le candele sulle tombe.
La notte di Natale i bambini si mettono tutti a guardare dalle finestre, perchè sanno che Babbo Natale non tarderà molto ad arrivare. Anche lui abita in Finlandia, in una zona chiamata Lapponia. Babbo Natale vive con Mamma Natale e tanti piccoli aiutanti all' interno di una montagna chiamata Korvatunturi. Questa montagna ha tre orecchie in modo che Babbo Natale può ascoltare tutti i messaggi che gli arrivano da tutto il mondo. L' entrata della montagna è però così segreta che finora nessuno è riuscito a scoprire dove sia. La sua renna preferita si chiama Rudolph e è una renna molto particolare perchè ha il naso rosso che brilla. Prima di Natale, Babbo Natale deve leggere tante lettere ed è per questo che ci sono tanti elfi che lo aiutano.
Venti giorni dopo Natale l'abete viene tolto dalle case.


Norvegia

All'inizio del mese di dicembre, la famiglia prepara le decorazioni dell'abete, e, viene accesa la prima candela della corona dell'Avvento. La corona posta sulla porta d'ingresso indica che fervono i preparativi del Natale. Si decora l’interno della casa con i fiori: tulipani e giacinti sono disposti, in vaso perché durino più a lungo, un po’ dappertutto, in modo che la casa assuma un’aria di festa. Ad ogni finestra è appesa una stella e davanti alla casa vengono collocati un caprone di paglia e alcuni fasci di grano.
Il 24 dicembre viene posta una candela su ogni tomba.
Mentre la mamma prepara deliziose cialde a forma di cuore i bambini si vestono con indumenti caldi per passeggiare con la slitta. La notte comincia subito dopo mezzogiorno.
Dopo la cena, prima di aprire i regali, tutta la famiglia danza e canta attorno all'albero. Questa usanza, molto antica, piace molto ai bambini. I familiari si dispongono attorno all'albero formando due cerchi, uno grande e uno piccolo. Quando si canta il primo cerchio gira verso destra e il secondo verso sinistra. Al termine del canto che vuole cambia cerchio... e si ricomincia con un altro canto.


Svezia

In un luogo dove regna il buio per mesi e mesi, il Natale è celebrato con tanta luce.
Il periodo natalizio si apre con la festa di Santa Lucia, il 13 dicembre. Essa portava cibo ai confratelli nelle catacombe e per tenere con le mani più doni possibili, recava una lampada fissata ai capelli. In ricordo di questo la mattina nelle famiglie svedesi la figlia più giovane indossa una tunica, mette sul capo una corona intrecciata di verde con sette candeline e porta caffè, latte e dolci a tutti i familiari ancora a letto.
Quante cose da fare in attesa del grande giorno! Ogni domenica si accende una candela del ceppo. Ogni giorno si apre una finestra del calendario dell'Avvento... e c'è un piccolo dono. In giardino si mette un covone di grano per gli uccellini. Si preparano dolcetti e biscotti.
Poco prima di Natale si decora la casa anche con i fiori che devono essere preferibilmente rossi, oppure rosa, bianchi o blu chiaro. I giacinti profumati fanno parte delle decorazioni natalizie.
L'albero si addobba il giorno prima di natale con oggetti di paglia e un caprone porta fortuna di paglia viene messo ai piedi dell'albero.
La sera di Natale si mangia una minestra di riso, delle polpettine e salcicce. Il prosciutto arrosto è il piatto tradizionale di Natale.
Dopo la cena solitamente ci si riunisce intorno all' albero per cantare e per aspettare Babbo Natale che bussando alla porta dice " In questa casa ci sono bambini buoni?". I regali sono accompagnati da poesiole, spesso divertenti, che vengono lette a voce alta..
Regali di Natale si dice joklappar, che vuol dire colpo di Natale; infatti molto tempo fa venivano dati dei colpi molto forti sulla porta di colui a cui era destinato il dono. Quando la porta si apriva si buttava il dono dentro la casa e si scappava per non essere riconosciuti.
Per la notte di natale le mamme mettono un po’ di paglia nelle culle per far dormire simbolicamente i propri bambini come Gesù.
Il 13 gennaio la famiglia fa un ultimo giro intorno all'albero.


Danimarca

Nella tradizione danese il periodo natalizio inizia con l' Avvento. Una corona con quattro candele è sospesa al soffitto.
Dicembre è il mese del Natale. Le strade sono illuminate e addobbate con ghirlande di rami di abete. I bambini scrivono numerosi biglietti agli amici e ai parenti. Francobolli speciali sono emessi in occasione del Natale. Uno dei più belli è stato disegnato dalla regina.
In questo periodo i bambini si trasformano in folletti (gli aiutanti di Babbo Natale) e si divertono a fare dei piccoli scherzetti nell’ ambito familiare.
Nelle case si beve il "Gluhwein" un vino speziato arricchito con mandorle e uvetta.
Genitori e figli vanno insieme nel bosco a scegliere l'albero da tagliare e nei giorni che precedono il Natale la casa viene decorata con rami di abete, angioletti, folletti e stelle di paglia. I bambini preparano loro stessi le decorazioni da appendere all'albero. I bambini vengono vestiti come folletti, cioè di rosso con un cappello a punta e aspettano lo Julemann (Babbo Natale) che porta i regali. La cena tradizionale di Natale comincia alle sei e comprende l' oca arrosto con cavoli, patate scure (piccole patate fatte caramellare in zucchero grezzo) e il tipico dessert "ris à l' amande", riso al latte in cui si nasconde una mandorla intera e chi la trova (di solito si fa trovare al bambino più piccolo) riceve in regalo un maialino portafortuna di mandorle.
Dopo cena il papà va da solo nella stanza dove c'è l'albero di Natale e addobba l'albero con ghirlande con bandierine danesi, candele e cuoricini rossi e bianchi. Il papà accende ad una ad una le candele mentre la famiglia attende con impazienza dietro la porta. Poi entrano tutti e tenendosi per mano girano intorno all'albero, intonando canti natalizi. Poi si aprono i regali.


Olanda

Il 13 novembre il battello di "Sinterklaas" (S. Nicola) arriva a Alkmaar. La gente e in particolare i bambini danno il benvenuto al "Sint" che arriva dalla sua residenza estiva a Madrid in Spagna. Il suo battello è carico di regali per i bambini che durante l'anno sono stati bravi e loro aspettano impazientemente il suo onomastico che cade il 6 dicembre. La sera del 5 dicembre, cioè quando ricorre la “pakjesavond”, il santo, con il suo pastorale e la mitra rossa, arriva sui tetti col suo cavallo bianco insieme ai suoi aiutanti di colore, un po' birboncelli, chiamati zwarte Pietre o Peter Neri, e porta i regali ai bambini che lo stanno aspettando.
Durante tutto il mese di dicembre in Olanda si respira aria di festa. San Nicola è appena passato e già ci si affretta ad addobbare le case per le feste natalizie con alberi di Natale, ghirlande e innumerevoli candele.
La tradizione vuole che il giorno di Natale e la vigilia in Olanda vengano festeggiati in famiglia, intorno all’albero di Natale, davanti al camino o, sopratutto riuniti intorno alla tavola.
Molti olandesi diventano per l’occasione esperti cuochi e preparano qualcosa di speciale per l’occasione. Non c’è un vero e proprio piatto tradizionale, ma il pollo, il tacchino e la gallina sono i piatti più gettonati. Non mancano le ciambelle alla mandorla, in particolare le ciambelline di Natale che vengono appese all’albero e lo“stollen”: un pane dalla forma rotonda ovale, farcito con uvetta, pasta di mandorla e ribes.


Germania

In Germania si può dire che il periodo natalizio inizia già a novembre. Il giorno di S.Martino , che cade l’ 11 Novembre, le scuole organizzano per il tardo pomeriggio delle processioni dove i bambini portano delle lanterne, che hanno costruito con l 'aiuto dei maestri, e che servono per illuminare la strada a San Martino. In alcuni luoghi c'è anche la tradizione di andare nei cimiteri per portare la luce là dove c'è il buio.
Il 4 Dicembre, per S.Barbara si mettono in un vaso alcuni rami di forsythia. Essi fioriranno a Natale.
Il 6 Dicembre arriva S. Nicola che porta ai bambini dei cioccolatini o delle casette fatte con il pan speziato e altre bontà da mangiare.
Nel periodo dell' avvento vengono fatte delle ghirlande dove poi nelle quattro domeniche precedenti il Natale vengono messe delle candele e si addobba la casa. In questo periodo si preparano molti dolcetti come i Lebkuchen o il Christollen e si beve vino speziato.
Il 24 dicembre si addobba l' albero e si mettono davanti alla porta della camera da letto gli stivali, dove Gesù Bambino o Babbo Natale ( a seconda delle città o paesi), metteranno i regali a chi è stato bravo.
Per il pranzo di Natale la mamma porta in tavola l’Oca allo spiedo con contorno di cavolo e miele.
Per l’Epifania, alcuni bambini mascherati da Re Magi, scrivono le iniziali dei re sulle porte o sull’albero.



Austria

In Austria il periodo natalizio inizia con l'avvento.
In questo periodo si preparano diversi biscotti e un pane speziato, chiamato "Früchtebrot" e si addobba la casa.
In molte case c'è una corona d'avvento con quattro candele che vengono accese le quattro domeniche prima di Natale.
Molti bambini hanno un calendario dell'avvento per contare i giorni fino a Natale. Ogni giorno aprono una finestra, dietro la quale si trova una piccola sorpresa.
In questo periodo alcuni bambini scrivono una lettera a "Gesù Bambino" con i loro desideri per Natale.
Il 5 o 6 dicembre arriva S. Nicola, spesso accompagnato dal "Krampus",che porta dei piccoli regali ai bravi bambini. A Salisburgo e nei dintorni c'è anche l'usanza del passaggio dei "Perchten".
A Salisburgo non si può dimenticare la tradizione del "Canto d'Avvento" (Adventsingen). È uno degli appuntamenti culturali più famosi del periodo prenatalizio. A Salisburgo l'albero e il presepe si allestiscono in maniera del tutto singolare. Una costruzione che raffigura la storia dell'umanità, inizia con l'avvento. Partendo dalla rappresentazione del peccato originale, si va su, giorno per giorno, con rappresentazioni del profeta Isaia, dell'Annunciazione in terra, fino alla nascita del Redentore. A Natale viene deposto il Bambino, mentre la grotta é sormontata da una splendida e lucente stella. L'effetto é fantastico quando tutta questa piramide é illuminata.
La Natività poi è annunciata da potenti squilli di tromba dall'alto delle cattedrali.
In ogni piazza di città e villaggi viene messo un albero. Il 24 dicembre le strade di alcune città vengono invase dai bambini, spesso accompagnati dai nonni, mentre i genitori addobbano l'albero tenuto nascosto fino a quel momento in solaio o in cantina,
addobbandolo con stelle di paglia e candele.
Per tutto il mese di dicembre nei dintorni del municipio di Vienna, la capitale, è festa. Gli alberi del parco sono addobbati e dappertutto ci sono decorazioni fiabesche.
Nel parco si tiene il famoso "mercato di Gesù Bambino", un mercato natalizio, assai amato dai bambini che passeggiano scaldandosi le mani con un cartoccio di castagne arrostite. Le future stelle del pattinaggio artistico fanno le loro evoluzioni nel parco del municipio. Mascherate da animali o da personaggi delle fiabe tengono uno spettacolo che piace moltissimo ai bambini. I bambini possono attraversare il parco prendendo un trenino. Prima di partire scrivono i propri auguri su un tabellone che verrà letto da Babbo Natale e da Gesù Bambino.
In alcuni villaggi viene organizzata una simpatica "corrida" in cui viene liberato un piccolo maialino e chi lo prende in braccio sarà fortunato.
Le ragazze, alla vigilia di Natale, preparano il famoso strudel, un dolce caratteristico a base di frutta e noci e confezionano pacchetti per i poveri che visiteranno il giorno di Natale.
I montanari, invece, tornando dalla Messa, portano alle loro bestie il sale benedetto.
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bambini, canada, islanda, natale, poveri, stati uniti


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