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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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10-10-13, 22:45 | #753 |
Riferimento: arciere
Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Si è vero lo siamo in modo diverso, siamo quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.
-- Che Guevara (Ernesto Che Guevara de la Serna) |
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10-10-13, 23:08 | #755 |
Riferimento: arciere
Non date importanza a chi dice che non ce la farete. Non date importanza a chi dall'oggi al domani vi volta le s*****. Non date importanza a chi vi critica. Non preoccupatevi delle cattive situazioni ne verranno migliori. L'unica cosa importante siete voi e quello che vi fa stare bene. Allontanatevi da ciò che non è buono per voi e riuscirete a riacquistare la serenità che avete perduto.
dal web |
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11-10-13, 06:13 | #756 |
Riferimento: arciere
Vivi pienamente la tua vita ogni singolo giorno. Fai esperienze, gioisci, sogna!
Abbi cura di te e dei tuoi amici. Divertiti, fai il pazzo, non aver paura di essere considerato strano. Esci, viaggia, impara! Vai dove desideri e godi ogni singolo istante, ogni singolo passo. Cogli l’opportunità di imparare dai tuoi errori, non essere così cocciuto da credere che non li farai. Immagina la vita come tu la vuoi e costruiscila un mattoncino al giorno, te la meriti! Non cercare di essere sempre perfetto, perchè ti do una buona notizia, nessuno lo è. Sii semplicemente un buon esempio per chi ti sta intorno. Ama le cose che fai e sii felice. Stephen Littleword |
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12-10-13, 18:52 | #757 |
Riferimento: arciere
Ascoltami nella verità della tua anima, nei sentimenti del tuo cuore, nel silenzio della tua mente. Ascoltami dovunque. Ogni volta che hai una domanda, limitati a renderti conto che io ho già dato una risposta. La mia risposta si potrebbe trovare in un articolo già pubblicato, nel film che si sta girando, nella canzone composta soltanto ieri. Nel cuore di un nuovo amico che stai per conoscere. La mia verità è nel sussurro del vento, nel balbettio del ruscello, nello schianto del tuono, nel battere della pioggia. E' il sentore della terra, la fragranza del giglio, il tepore del sole, il fascino della luna,è fragorosa come il martellare di un cuore e silenziosa come il respiro tratto in unità con me. Non ti abbandonerò perché sei la mia creatura e la mia creazione, Mia figlia e Mio figlio, il Mio scopo e il Mio Sé. Conta su di me, perciò ogni volta e in ogni caso tu ti trovi separato dalla pace che io sono, mi troverai. Assieme alla Verità. Assieme alla Luce. Assieme all'Amore..."
(Conversazioni con Dio, N. D. Walsch |
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12-10-13, 21:12 | #758 |
Riferimento: arciere
Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece passare una giornata con una famiglia di contadini Il bambino passò 3 giorni e 3 notti nei campi. Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese: - Che mi dici della tua esperienza ? - Bene – rispose il bambino.... Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre 1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro. 2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose. 3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli. 4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte. 5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano. 6 – Che noi ascoltiamo CD... Loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali... ...tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra. 7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento 8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme... Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini. 9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie. Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio. Alla fine il figlio conclude - Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri ! Ogni giorno, diventiamo sempre più poveri perché non osserviamo più la natura, che è l’opera grandiosa di Dio
dal web |
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13-10-13, 10:02 | #759 |
Riferimento: arciere
Ti auguro una giornata speciale… Unica… Rara…
Una di quelle giornate che cominciano col sorriso e terminano con la serenità. Una di quelle giornate che inaspettatamente, ti portano quel qualcosa che stai aspettando da tanto tempo. Una di quelle così rare e preziose giornate da diventare uno dei tuoi ricordi più belli. Ti auguro che oggi le tue ali ti portino esattamente dove desideri andare. - web - |
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14-10-13, 10:19 | #760 |
Riferimento: arciere
Quando gli angeli ti parlano
Un angelo avanzò aprendosi un varco tra gli alberi, mentre la luce che lo avvolgeva diventava sempre più vivida e brillante. Quell’angelo aveva assunto delle sembianze umane. Era alto, elegante e dall’aspetto radioso. Sul suo volto color dell’oro spiccava il bagliore luminoso che si riverberava dai suoi occhi simili a perle scintillanti. Benché la tunica che indossava fosse drappeggiata intorno al corpo, non si formavano pieghe o increspature a ogni suo movimento. Una fusciacca dorata gli cingeva la vita, e al collo portava una catena d’oro formata da anelli rotondi sui quali risaltava un grosso zaffiro verde all’altezza della scollatura a V. Una caratteristica che lo accomunava agli altri angeli risiedeva nel fatto che i suoi piedi non toccavano terra. Era attorniato da uno stormo di uccelli dorati che volteggiava intorno a lui mentre, appollaiati sul terreno circostante, si scorgevano uccelli di tutte le specie: corvi, taccole, pettirossi, passeri, fringuelli e cinciallegre. D’un tratto, ci fu un’esplosione di luce all’interno dello zaffiro, dal quale presero a scaturire raggi luminosi ed energie che si proiettavano in tutte le direzioni. In quel preciso istante, gli uccellini si sollevarono dal terreno, e si misero a volteggiare intorno all’angelo, per poi spiccare il volo verso i raggi dello zaffiro verde smeraldo e svanire al suo interno. Solo allora, l’angelo avanzò verso di me spalancando le ali e muovendole delicatamente. Erano enormi e incredibilmente belle. Riuscivo a scorgere nitidamente la perfezione di ogni singola piuma. Le dimensioni variavano da una piuma all’altra: alcune erano immense, mentre altre erano decisamente piccole. Tutte le piume erano di colore bianco, con una sfumatura dorata che rifulgeva verso l’esterno. Non sempre gli angeli hanno le ali e non sempre le ali sembrano piume, ma io sapevo che quell’angelo aveva qualcosa di diverso, poiché lui era l’angelo degli uccelli. Lo avevo visto per l’ultima volta poco prima della morte di mio marito Joe. Joe era scomparso solo da qualche mese, e io sentivo terribilmente la sua mancanza. Per questo motivo, provai un’intensa emozione nel rivedere quella creatura celeste, sapendo che era venuta per darmi conforto, mentre sedevo su un tronco di legno nel bosco vicino a casa. L’angelo degli uccelli si era inginocchiato di fronte a me, avvolgendomi nelle sue enormi ali. Percepivo distintamente il contatto delle sue ali sopra il mio corpo. La sensazione di pace che provai accoccolandomi contro di lui era molto intensa. D’un tratto, gli sussurrai: «Grazie per essere venuto a darmi conforto». Lui mi sussurrò a sua volta: «Ogni volta che vedrai un uccello, voglio che tu sorrida pensando a me». Sentii che, a poco a poco, l’angelo degli uccelli si stava sciogliendo dal nostro abbraccio, dopodiché mi prese il mento fra le mani, obbligandomi a sollevare il capo. Mi rivolse uno sguardo sorridente. Tanto era l’amore e la dolcezza che si irradiavano dal suo volto dorato, che non ci fu bisogno di aggiungere altro. Si rialzò lentamente, congedandosi da me nell’attimo in cui lasciò la mia mano. Mentre ripercorreva a passi lenti il sentiero dal quale era arrivato, il suo corpo divenne gigantesco e le sue grandi ali si spalancarono nuovamente. D’un tratto, cominciarono a muoversi con armoniosa agilità, evocando le percussioni ritmate di un tamburo. Lentamente, cominciò ad alzarsi in volo; quindi si fermò, circondato dalla luce scintillante, che si irradiava dal suo corpo e da un’infinità di uccelli. All’improvviso, scomparve dentro quella luce. LORNA BYRNE – UNA SCALA PER IL CIELO |
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arciere, awards, medaglia, planetario |
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