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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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13-11-15, 14:39 | #711 |
Riferimento: Nativi americani
Fra le virtù più importanti di un essere umano, una delle più rispettate fra i Nativi era senza dubbio la saggezza. Era una delle doti richieste ai capi, insieme con l'autocontrollo, la generosità, il coraggio e l'audacia. Ma fra tutte era anche la meno dimostrabile.
Un uomo era ritenuto saggio quando era capace di dispensare validi consigli al prossimo, quando infondeva fiducia ai guerrieri prima di una spedizione di guerra, quando riusciva a trovare mediazioni durante le liti tra i mèmbri della comunità, quando aveva una conoscenza superiore delle tradizioni della tribù, delle forze della natura e del regno degli Spiriti. Gli anziani della comunità erano i custodi di tutte le tradizioni, dei canti, delle storie, dei miti, e per questo erano ascoltati e venerati. Dato che tutto veniva tramandato oralmente, un anziano era, forzando un po' il paragone, ciò che per noi è una biblioteca: il ricettacolo del sapere della società. E il suo compito era trasmettere ai giovani tutta la sua conoscenza, affinchè la tradizione, e quindi la tribù stessa, potesse sopravvivere. II tentativo costante all'interno della cultura indiana di raggiungere l’armonia si rivela anche qui: da un lato i giovani erano educati e costantemente sollecitati a trattare con rispetto gli anziani, dall'altro questi ultimi avvertivano come naturale cedere il loro potere alle generazioni successive e le preparavano al meglio per questo compito. Gli anziani sapevano così di non essere inutili, anzi di avere un ruolo importante, un lavoro essenziale per il presente e il futuro della tribù. E i giovani non li consideravano un peso morto o, peggio ancora, un ostacolo per la conquista di un loro ruolo nella comunità. Un'altra dimostrazione di saggezza per gli Indiani era quella espressa nella vita di un individuo che impiega tutte le energie per il bene del prossimo, anche a costo di negare completamente se stesso. E chi più di un anziano poteva essere nella serena condizione di avere già una lunga vita alle s***** e desiderare di spendere quella che restava per il bene della comunità? In questa ottica e con una visione profondamente Spirituale di tulle le cose, compresa la morte,si spiega perchè molti anziani, troppo ammalati o non più in grado di badare a se stessi, scegliessero di allontanarsi dalla tribù per andare a morire in solitudine. (Pontiac) |
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#1.5 | |
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13-11-15, 14:45 | #712 |
Riferimento: Nativi americani
Il perdono ci rende liberi. Ciò non significa approvare ciò che perdoniamo, ma perdonare significa camminare liberi come il vento. Recidere le corde che vi legano. Non possiamo tenere il piede di un altro nel fuoco senza bruciarci le dita. Dobbiamo perdonare e lasciarci alle s***** le azioni sbagliate degli altri.
Questo è il primo passo verso la guarigione. (Joyce Sequichie Hifler, Cherokee) |
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13-11-15, 15:42 | #713 |
Riferimento: Nativi americani
Non possiamo lasciare che la paura di fare degli sbagli ci impedisca di scoprire quello che possiamo fare.
Solo coloro che non fanno nulla possono evitare di commettere un errore. Ma anche in questo caso, l'inattività è comunque un errore. Il primo passo è il più difficile. Ma con ogni nuovo sforzo, aumenta il potenziale e la fiducia in noi stessi. Quando titubiamo, ci viene naturale chiederci se siamo su un terreno sicuro e se dovremmo proseguire su di esso. E' nel momento di maggior dubbio che dovremmo raccogliere la nostra fede e la nostra forza per progredire verso nuovi livelli più elevati di fiducia in noi stessi. Niente può fermarci, quando sappiamo di avere quello che ci vuole per riuscire. La nostra ricompensa, non stà soltanto nel vincere, ma nella nuova riserva di forza e di spirito data dalla nostra determinazione a fare sempre meglio. Nelle azioni e nella conversazione, non fate mai cose inutili. Non perdetevi in chiacchiere futili nè in pettegolezzi...e non cedete alla tentazione di comportarvi in modo malvagio. Cinque Nazioni |
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13-11-15, 20:33 | #714 |
Riferimento: Nativi americani
La lunga strada tortuosa inizia alle stelle, rovesciato sulle cime delle montagne, è trasportato nella neve, ai corsi d'acqua, i fiumi, al mare.
Copre Canada, Alaska, America, Messico fino a Guam, e si gira intorno alle popolazioni indigene. Il sentiero rosso è un cerchio di persone in piedi della mano, le persone di questo mondo, le persone tra i popoli nel mondo dello Spirito. Il popolo delle stelle, il popolo animale, il popolo delle pietre, il popolo dei fiumi, il popolo degli alberi. Il cerchio sacro. Percorrere la strada rosso è conoscere il sacrificio, la sofferenza. È capire con umiltà. È la capacità di essere nudo davanti a Dio per tutto anche per i suoi misfatti, per la sua mancanza di forza, per i suoi modi privi di compassione, per la sua arroganza; perché per percorrere il sentiero rosso, sai sempre che si può fare sempre meglio. E si sa, quando si fanno cose buone, è attraverso il Creatore, e si è grati. Percorrere la strada rosso è sapere che ti trovi in un terreno di uguaglianza con tutti gli esseri viventi. È sapere che, il fatto che sei nato umano non ti dà superiorità su nulla. È sapere che ogni creatura ha uno spirito, e il fiume sa più di te, la montagna sa più di te, il popolo delle pietre sa più di te, gli alberi sanno più di te, il vento è più saggio di quanto sia Tu, e il popolo degli animali ha la saggezza. Si può imparare da ognuno di loro, perché hanno qualcosa che tu non hai: Essi sono liberi di cattivi pensieri. Non vogliono vendicarsi di nessuno, loro cercano giustizia. Per percorrere il sentiero rosso, sono stati e disposizione i diritti dati da Dio, lei ha il diritto di pregare, avete il diritto di ballare, avete il diritto di pensare, avete il diritto di proteggere, avete il diritto di conoscere La madre, avete il diritto di sognare, lei ha il diritto alla visione, avete il diritto di insegnare, lei ha il diritto di imparare, avete il diritto di piangere, avete il diritto alla felicità, avete il Diritto di guardare gli errori, lei ha il diritto alla verità, avete il diritto al mondo dello Spirito. Percorrere la strada rosso è conoscere i suoi antenati, e chiamare per chiedere aiuto. È sapere che esiste una buona medicina, e c'è una cattiva medicina. È sapere che il male esiste, ma è vile e è spesso sotto mentite spoglie. È sapere che ci sono spiriti maligni che sono in costante ricerca di un modo per vincere forza per se stessi humorada a. Percorrere la strada rosso, significa avere meno paura di commettere errori, perché sai che la vita è un viaggio, un cerchio continuo, un cerchio sacro. Gli errori sono fatti ma possono essere corretti con umiltà, perché se non si arriva a essere umili, non si sa quando è stato commesso un errore. Se prende la strada rosso, saprai che ogni dolore conduce a una migliore comprensione, ogni orrore non può essere spiegato, ma è in grado di offrire crescita. Percorrere la strada rosso è trova la bellezza in tutte le cose. Percorrere la strada rosso è sapere che un giorno riuscirai a passare per il mondo degli spiriti e non avrai paura. (Pontiac) |
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14-11-15, 19:05 | #715 |
Riferimento: Nativi americani
Non mi interessa cosa fai per vivere,
voglio sapere per cosa sospiri, e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore. Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l'amore, per i sogni, per l'avventura di essere vivo. Non voglio sapere che pianeti minacciano la luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita, o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro. Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo, se puoi ballare pazzamente e lasciare l'estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirci di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani. Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera. Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso, se puoi subire l'accusa di un tradimento e, non tradire la tua anima. Voglio sapere se sei fedele e quindi di fiducia. Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza. Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio, e continuare a gridare all'argento di una luna piena: Si! Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve fare per i bambini. Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere. Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l'ha fatto. Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai nei momenti vuoti. Nativa tribù Oriah |
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14-11-15, 20:14 | #716 |
Riferimento: Nativi americani
C’era una volta,in un inverno freddissimo, un uccellino che volava su un campo innevato. Avendo le zampette piene di neve cercava un posto su cui appoggiarsi.
Dall'alto sembrava che tutto fosse ricoperto di neve. Scendendo più in basso, però, si accorse che c’era una pietra che ne era priva. Allora l’uccellino si avvicinò e chiese al sasso: “Scusami, sono infreddolito e ho le zampette piene di neve, posso poggiarmi su di te per qualche istante? ” Il sasso lo guardò e subito disse “Ma certo! ”. L’uccellino si posò, si asciugò le zampette e dopo qualche minuto riprese il viaggio. Nel ripartire disse alla pietra: “Grazie, sei stato veramente gentile, eri l’unico su cui potevo poggiarmi. Ti sarò sempre debitore ”. Ma il sasso rispose: “Grazie a te! Ora non mi chiederò più che ci sto a fare! Leggenda Cherokee-L'utilità di un Sasso (Pontiac) |
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16-11-15, 15:42 | #717 |
Riferimento: Nativi americani
VITA NEL TEPEE
Vivere vuol dire mangiare, scaldarsi, dormire sereni ed il tipì assolve bene questi compiti; si entrava dalla porta, generalmente rivolta ad Est, non solo perché i venti della pianura vengono dall'Ovest, ma anche per rispetto verso il giorno nascente. Sulla sinistra vi era la riserva di legna, lungo il perimetro i giacigli di pelle di bisonte che diventano comodi divani nelle ore diurne, tra un letto e l'altro venivano disposti i bauli di cuoio crudo, mentre i viveri erano abitualmente disposti sulla destra della porta. Il fuoco era situato davanti all'ingresso lievemente prima del centro del tipì, esattamente sotto l'apertura protetta dalla falde lasciate nella copertura, le armi di notte venivano disposte a portata di mano e i cavalli migliori legati ai picchetti delle tende; ricordiamo che l'accampamento Soiux era un campo in armi anche nei periodi di «pace». Il tutto era veloce da montare e ancora più veloce da smontare. |
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18-11-15, 14:58 | #718 |
Riferimento: Nativi americani
Mitakuye Oyasin!
Il sacro abbraccio con gli Spiriti Antenati è vicino Il tempo della cooperazione per unire gli Intenti è arrivato. Siamo nel pieno di una trasformazione planetaria e universale in cui ognuno di noi è coinvolto come Essere umano e come Essere spirituale. Siamo nella terra di passaggio tra il mondo che abbiamo conosciuto fino qui e il mondo nuovo. La Terra ha lanciato il suo richiamo o ogni cercatore di luce, ogni portatore di pace è benvenuto per donare la sua preghiera e il suo sacrificio rituale, per contribuire alla rinascita della nostra amata Madre Terra e dei suoi abitanti, con rinnovata direzione e consapevolezza. La nuova Visione di sé e del mondo è parte della responsabilità di ognuno nel percorrere questo meraviglioso viaggio insieme. Sei benvenuta e sei benvenuto nel sogno che si manifesta ogni volta che ci uniamo nel sacro cerchio della preghiera, per tutte le relazioni. Wopila per la tua preghiera. Wopila per il tuo supporto. Wopila per camminare Chanku Luta. Mitakuye Oyasin Sungmanitu Kota Ki Lowampi |
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18-11-15, 15:43 | #719 |
Riferimento: Nativi americani
IL SUD – CRESCITA
Mi posizionai e creai una porta di comunicazione tra coloro che hanno forma e coloro che ne sono privi. Onora quelli che non sono ancora creati e quelli che ti hanno lasciato. Tutti vivono, per un certo periodo di tempo, in questo luogo; la porta rimane sempre aperta. Ricordi quando, da piccolo, sentivi gli spiriti che ti passavano accanto? Ti sembrava una cosa normale e naturale. Ora ti consideri saggio perché sei sopravvissuto ad alcune prove della vita; ma hai dimenticato la saggezza del mio dono, l’occhio aperto del bambino spontaneo? Questo occhio aperto riceve grandi insegnamenti sul Sé, sul mondo e sull’aldilà. E’ l’occhio della creazione che mio Padre usa tramite me. Ricevi nuovamente questo dono, ora e sii contento. E’ l’energia che benedice tua Madre terra con il tepore che produce la vita. Carte Lakota kȟaŋǧí ska |
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18-11-15, 15:47 | #720 |
Riferimento: Nativi americani
IL NORD – RINNOVAMENTO
Io sono il Nord. Sono quella pace che, prima o poi, giunge a tutti voi. Guardami, ascoltami e prendi parte di questo tesoro. Se mi farai visita troverai la forza della conoscenza, la fermezza nota gli animali che vivono al Nord. La mia dimora è un luogo di conclusioni e di inizi, di mutamento nel centro delle cose. Ti auguro di conoscere la strada che porta a me, affinché tu possa diventare saggio, abile e forte sul sentiero che percorri. Carte Lakota kȟaŋǧí ska |
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