HOME | FORUM | SALAGIOCHI | MEDIA GALLERY | SITEMAP |
|
|
FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
|
Strumenti discussione | Modalità visualizzazione |
|
02-11-12, 20:52 | #1 |
Riferimento: arciere
Per tutte quelle persone che amo, a cui voglio un mondo di bene…Per tutte quelle persone che mi fanno stare bene
e che ogni giorno mi regalano un sorriso… Per tutte quelle persone che mi danno fiducia, che sono disposte a tutto per me… Per tutte quelle persone che mi sostengono e che mi consolano nei momenti difficili… Per tutte quelle persone che mi danno la forza per andare avanti… Per tutte quelle persone che sono e che saranno sempre nel mio cuore… |
|
#1.5 | |
Bot Posting ADS Data registrazione: Da Sempre
Località: bot
Messaggi: Tanti
|
|
02-11-12, 21:43 | #3 |
Riferimento: arciere
O GRANDE SPIRITO... ASCOLTAMI, HO BISOGNO DI TE'
_Calma il battito del mio cuore, acquietando la mia mente. Rallenta il mio passo frettoloso con una visione delle eterne distese del Tempo. Dammi, in mezzo alla diuturna confusione, la calma stabilità delle montagne millenarie. Spezza la tensione dei miei nervi e dei miei muscoli con la serena musica del canto dei ruscelli, vivente nella mia memoria .. |
|
02-11-12, 22:24 | #4 |
Riferimento: arciere
INCONTRARE UNA DIFFICOLTA'
"Incontrate una difficoltà, un dispiacere, qualcuno vi ha offeso, ecc.: invece di lasciarvi andare all’irritazione o allo scoraggiamento, cercate di servirvi della potenza del sorriso. Direte: «La potenza del sor riso? Che cos’è? Sorridere agli altri?» No, non necessariamente. «Ma allora cos’é?» Anche se siete soli, provate a sorridere, così, per mostrare che siete al di sopra di tutte le difficoltà. Pensate che nel più profondo di voi stessi siete invulnerabili, immortali, eterni, e passando davanti a uno specchio, fatevi un sorriso… Quel sorriso forse sarà dapprima un po’ forzato, ma non importa, è già l’inizio di qualcosa! Dato che avete deciso di mettervi in una buona disposizione d’animo, riuscirete più facilmente a superare le vostre contrarietà." OMRAAM MIKHAEL AIVANHOV |
|
03-11-12, 09:23 | #6 |
Riferimento: arciere
Nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime; ma poi ci sono giorni pieni d'amore che ci danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni. ~ Romano Battaglia ~
|
|
03-11-12, 10:46 | #7 |
Riferimento: arciere
Tutto cambia…
Ciò che oggi ritieni giusto, domani potrai considerare sbagliato…ciò che oggi approvi, domani potrai disapprovare…ciò che oggi ti piace tanto, domani potrà disgustarti…ciò che oggi scansi come dannoso, domani potrai cercare co me vantaggioso…ciò che oggi ami, domani potrai odiare…Non dare mai niente per certo. Finché vivi niente resta immutato. Ciò che non cambia muore. Se vuoi vivere, cambia. (Omar Falworth) |
|
04-11-12, 13:05 | #8 |
Riferimento: arciere
Un bicchiere di latte
Un giorno un ragazzo povero, che per pagare i suoi studi vendeva beni di porta in porta, si accorse che gli era rimasta solamente una monetina da dieci centesimi, e aveva fame. Così decise di chiedere da mangiare alla prossima casa. Ma si smontò subito quando vide che ad aprire la porta era una giovane donna. Invece di un pasto, gli riuscì solo di chiedere un bicchier d'acqua. Lei però lo vide così affamato che pensò di portargli un bicchierone di latte. Lo bevve lentamente e poi chiese: "Quanto le devo?" "Non mi deve niente - rispose lei - Mamma ci ha insegnato a non accettare mai compensi per una gentilezza". Lui disse: "Allora la ringrazio di cuore". Quando Howard Kelly lasciò quella casa, non si sentiva più forte solo fisicamente, ma anche la sua fede in Dio e nell'uomo si erano rafforzate. Poco prima era stato quasi sul punto di lasciarsi andare... Anni dopo, quella giovane donna si ammalò gravemente. I dottori locali non sapevano come cavarsela e alla fine la mandarono nella grande città, perché degli specialisti studiassero la sua malattia rara. Anche il Dott. Howard Kelly fu chiamato per un consulto, e quando sentì il nome della città da cui proveniva, una luce strana riempì i suoi occhi. Immediatamente si levò e corse giù verso la sua camera d'ospedale. Avvolto nel suo camice da dottore andò a visitarla e subito la riconobbe. Uscì da quella stanza determinato a fare tutto il possibile per salvarle la vita. Da quel giorno riservò grandi attenzioni al caso e, solo dopo una lunga lotta, la battaglia fu vinta. Il Dott. Kelly chiese all'amministrazione di comunicargli il conto, per la sua approvazione. Dopo averlo visionato, scrisse qualcosa in un angolo e lo fece recapitare nella stanza della donna. Lei temeva di aprirlo, perché sapeva che ci avrebbe messo una vita per pagarlo tutto. Alla fine lo lesse, e alcune parole attirarono la sua attenzione a lato del conto: "Pagato interamente con un bicchiere di latte". Dott. Howard Kelly |
|
04-11-12, 13:06 | #9 |
Riferimento: arciere
La coperta
La piccola coperta bianca che lo aveva scaldato nella culla non lo aveva lasciato. Era minuscola, un po' lisa, e lo accompagnava dovunque. Se proprio era costretto a starle lontano, il bambino pretendeva che il piccolo rettangolo di stoffa bianca fosse in un luogo visibile. Piegata o arrotolata nello zainetto colorato lo seguiva a scuola. La piccola coperta bianca era come la sua ombra. Quando, dopo mille insistenze, la mamma riusciva convincerlo a mettere la coperta in lavatrice, il bambino si sedeva inquieto davanti all'oblò dello sportello e aspettava, senza perderla d'occhio un istante. La sorellina di poco più grande lo canzonava per questa mania, ma al bambino non importava. La coperta era il suo talismano segreto, il suo scudo, la sua protezione. Un giorno, il papà annunciò che per motivi di lavoro doveva affrontare un lungo viaggio in aereo. Per il bambino era una novità. La vigilia della partenza, trascinando la sua coperta, seguì preoccupato tutti gli spostamenti del papà, fissandolo con apprensione durante la preparazione della valigia. «Papà, non cadono mai gli aerei?». «Quasi mai...».«Quello che prendi tu è un aereo bello grosso, vero?». «Certo. Il più grosso di tutti». «E sta su anche se c'è la bufera?». «Di sicuro». «Tu però stai attento. C'è il paracadute?». «Ma sì, bimbo mio». Il padre partì e l'aereo arrivò in orario. L'uomo si sistemò in albergo, ma quando aprì i bagagli rimase di stucco. In cima a tutto, nella valigia, c'era la piccola coperta bianca del suo bambino. Allarmato, telefonò immediatamente alla moglie: «E capitata una cosa terribile, non so come sia potuto succedere ma la coperta del bambino è qui nella mia valigia! Come facciamo?». «Stai tranquillo. Poco fa il bambino mi ha detto: Non preoccuparti, mamma. Ho dato a papà la mia coperta: non gli succederà niente». Bruno Ferrero |
|
04-11-12, 13:08 | #10 |
Riferimento: arciere
Il miracolo
Questa è la storia vera di una bambina di otto anni che sapeva che l'amore può fare meraviglie. Il suo fratellino era destinato a morire per un tumore al cervello. I suoi genitori erano poveri, ma avevano fatto di tutto per salvarlo, spendendo tutti i loro risparmi. Una sera, il papà disse alla mamma in lacrime: "Non ce la facciamo più, cara. Credo sia finita. Solo un miracolo potrebbe salvarlo". La piccola, con il fiato sospeso, in un angolo della stanza aveva sentito. Corse nella sua stanza, ruppe il salvadanaio e, senza far rumore, si diresse alla farmacia più vicina. Attese pazientemente il suo turno. Si avvicinò al bancone, si alzò sulla punta dei piedi e, davanti al farmacista meravigliato, posò sul banco tutte le monete. "Per cos'è? Che cosa vuoi piccola?". "È per il mio fratellino, signor farmacista. È molto malato e io sono venuta a comprare un miracolo". "Che cosa dici?" borbottò il farmacista. "Si chiama Andrea, e ha una cosa che gli cresce dentro la testa, e papà ha detto alla mamma che è finita, non c'è più niente da fare e che ci vorrebbe un miracolo per salvarlo. Vede, io voglio tanto bene al mio fratellino, per questo ho preso tutti i miei soldi e sono venuta a comperare un miracolo". Il farmacista accennò un sorriso triste. "Piccola mia, noi qui non vendiamo miracoli". "Ma se non bastano questi soldi posso darmi da fare per trovarne ancora. Quanto costa un miracolo?". C'era nella farmacia un uomo alto ed elegante, dall'aria molto seria, che sembrava interessato alla strana conversazione. Il farmacista allargò le braccia mortificato. La bambina, con le lacrime agli occhi, cominciò a recuperare le sue monetine. L'uomo si avvicinò a lei. "Perché piangi, piccola? Che cosa ti succede?". "Il signor farmacista non vuole vendermi un miracolo e neanche dirmi quanto costa…. È per il mio fratellino Andrea che è molto malato. Mamma dice che ci vorrebbe un'operazione, ma papà dice che costa troppo e non possiamo pagare e che ci vorrebbe un miracolo per salvarlo. Per questo ho portato tutto quello che ho". "Quanto hai?". "Un dollaro e undici centesimi…. Ma, sapete…." Aggiunse con un filo di voce, "posso trovare ancora qualcosa….". L'uomo sorrise "Guarda, non credo sia necessario. Un dollaro e undici centesimi è esattamente il prezzo di un miracolo per il tuo fratellino!". Con una mano raccolse la piccola somma e con l'altra prese dolcemente la manina della bambina. "Portami a casa tua, piccola. Voglio vedere il tuo pratellino e anche il tuo papà e la tua mamma e vedere con loro se possiamo trovare il piccolo miracolo di cui avete bisogno". Il signore alto ed elegante e la bambina uscirono tenendosi per mano. Quell'uomo era il professor Carlton Armstrong, uno dei più grandi neurochirurghi del mondo. Operò il piccolo Andrea, che potè tornare a casa qualche settimana dopo completamente guarito. "Questa operazione" mormorò la mamma "è un vero miracolo. Mi chiedo quanto sia costata…". La sorellina sorrise senza dire niente. Lei sapeva quanto era costato il miracolo: un dollaro e undici centesimi…. più, naturalmente l'amore e la fede di una bambina. Bruno Ferrero |
|
Tag |
arciere, awards, medaglia, planetario |
Utenti attualmente attivi che stanno vedendo questa discussione: 226 (0 utenti e 226 visitatori) | |
|
|