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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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21-11-12, 15:15 | #312 |
Riferimento: Nativi americani
Foto dal diario
Gli Occhi di un Guerriero Gli occhi, la porta dell'anima il recipiente della ve rità l'essenza dell'uomo. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo la gloria della nazione. Un uomo, stà ritto, s***** larghe sostenendo la storia e l'insita dignità del suo popolo. Io guardo negli occhi di un guerriero e capisco l'onore della nazione la moralità l'umiltà la spiritualità di questo popolo. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo il protettore della nazione la prima e l'ultima linea di difesa per i bambini e per gli anziani per le donne e i deboli. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo la fragilità dell'uomo vacillare sotto il peso della sua responsabilità e pur vacillante, ancora fermo in piedi senza vergogna. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo la visione di un uomo i suoi sogni corrono più veloci può misurare la sua impaziente andatura. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo l'uomo. ~ Canto Pellerossa ~ |
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21-11-12, 15:19 | #313 |
Riferimento: Nativi americani
LEGGENDA DEL SERPENTE ARCOBALENO
Molto tempo fa viveva un famoso cacciatore. Un giorno, mentre stava tornando a casa portando degli uccelli che aveva cacciato, vide un piccolo serpente dai colori splendenti e vivaci, che aveva un aspetto a michevole. Il cacciatore si fermò e lo osservò per qualche momento. Pensò che poteva essere affamato e così gli gettò uno dei suoi uccelli. Poche settimane dopo, passando per lo stesso luogo con alcuni conigli, vide nuovamente il serpente. Era sempre meraviglioso e aveva un atteggiamento amichevole, ma era cresciuto appena di poco. Gli gettò un coniglio e disse: "Salve", mentre riprendeva il cammino verso casa. Qualche tempo dopo vide ancora il serpente. Era diventato molto grosso, ma aveva ancora il suo atteggiamento amichevole e sembrava che avesse fame. Il cacciatore stava portando a casa dei tacchini, così si fermò e ne diede un boccone al serpente. In seguito il cacciatore stava andando a casa portando due daini sulla schiena. Questa volta il serpente dai bei colori, che era diventato molto grosso, sembrava così affamato che il cacciatore provò pena per lui e gli diede un intero daino da mangiare. Quella notte molte per*sone intorno al fuoco danzavano e cantavano, quando arrivò il ser*pente che cominciò anche lui a girare attorno, all'esterno di quelli che danzavano. Quel serpente era così grosso e lungo che circondava i danzatori e quelli ne erano come imprigionati. Il serpente era tutto ricoperto di squame graziosamente colorate e aveva sempre il suo atteggiamento amichevole, ma sembrava anche affamato e la gente cominciava ad aver paura. Cercarono di uccidere il serpente, ma questi ferito cominciò a battere la coda all'impazzata e uccise molte persone. Dicono che quel serpente era proprio come l'uomo bianco. |
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21-11-12, 15:23 | #314 |
Riferimento: Nativi americani
Piccolo figlio, prima del tuo arrivo
gli agnelli erano soli e il cane giallo aveva gli occhi tristi. Pesante era il mio fuso, e il sentiero che porta alla sorgente sembrava non dover finire mai. Ma un giorno la Gente si è raccolta, ha legato i cavalli presso casa, e lo stregone ha intonato una canzone, mentre la carne cuoceva sopra il fuoco. E sei venuto tu, in una notte di luna bianca, mentre tenevo stretto il talismano. Lana di pecora adesso ti protegge, riposi al caldo. Dovunque tu andrai, con te verranno gli agnellini, e il cane giallo, e avrai un tuo gregge, un giorno, tutto per te. Forte sarai, Hoski-yazzi, Piccolo Uomo, piccolo figlio. Canto-NAVAJO |
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21-11-12, 15:27 | #315 |
Riferimento: Nativi americani
BUONGIORNO PEACE AND LOVE ALWAYS- Oh sole, luna e stelle che percorrete i cieli,
vi prego ascoltatemi: è giunta una nuova vita in mezzo a noi, accoglietela, vi imploro, rendete facile la sua strada perch é possa raggiungere il livello della prima altura! Oh venti, nubi, pioggia e nebbia, che vi muovete nell’aria, vi prego, ascoltatemi: in mezzo a voi è giunta una nuova vita, accoglietela, vi imploro, rendete facile la sua strada perché possa raggiungere il livello della terza altura! Oh uccelli piccoli e grandi, che abitate nei boschi! Oh insetti che volate fra le erbe e vi seppellite nella terra, ascoltatemi, vi prego: in mezzo a voi è giunta una nuova vita, accoglietela, vi imploro, rendete facile la sua strada perché possa raggiungere il livello della quarta altura! Oh voi tutti in cielo, nell’aria, sulla terra, ascoltatemi, vi prego: in mezzo a voi è giunta una nuova vita, accoglietela, vi imploro, rendete facile la sua strada, che possa andare oltre le quattro alture!!!! Canzone-Cheyenne-per la nascita |
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21-11-12, 16:24 | #316 |
Riferimento: Nativi americani
Tanto tempo fa una piccola topolina si affacendò per tutto l'autunno per mettere via una scorta di fagioli. Tutte le mattine usciva con la sua sacca di pelle di serpente, che riempiva con fagioli, per trascinarla poi a casa coi denti.
La pi ccola topolina aveva una cugina che amava ballare e parlare, ma a cui non piaceva lavorare. Non fece attenzione nel preparare la propria scorta di fagioli e la stagione era quasi giunta al termine prima di decidersi a darsi da fare. Quando cominciò a realizzare le sue necessità, si ritrovò senza sacca. Così andò dalla cugina lavoratrice e disse: "Cugina, non ho alcun fagiolo come scorta per l'inverno e la stagione è quasi finita. Ma non ho nessuna pelle di serpente in cui raccogliere i fagioli. Potresti prestarmene una?" "Ma come mai non hai nemmeno una sacca? Dove ti trovavi la notte di luna quando i serpenti cambiano la loro pelle?" "Ero qui" "Che cosa stavi facendo?" "Ero occupata nel ballare e nel parlare" "E adesso sei punita" rispose l'altra "E' sempre così con quelli pigri e incoscienti. Ma ti lascerò usare la pelle di serpente. E ora va, cerca di recuperare il tempo perduto con lavoro duro e industrioso." Miti e Leggende dei Lakota- |
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21-11-12, 16:30 | #318 |
Riferimento: Nativi americani
Piccolo figlio, prima del tuo arrivo
gli agnelli erano soli e il cane giallo aveva gli occhi tristi. Pesante era il mio fuso, e il sentiero che porta alla sorgente sembrava non dover finire mai. Ma un giorno la Gente si è raccolta, ha legato i cavalli presso casa, e lo stregone ha intonato una canzone, mentre la carne cuoceva sopra il fuoco. E sei venuto tu, in una notte di luna bianca, mentre tenevo stretto il talismano. Lana di pecora adesso ti protegge, riposi al caldo. Dovunque tu andrai, con te verranno gli agnellini, e il cane giallo, e avrai un tuo gregge, un giorno, tutto per te. Forte sarai, Hoski-yazzi, Piccolo Uomo, piccolo figlio. Canto-NAVAJO- |
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21-11-12, 16:35 | #319 |
Riferimento: Nativi americani
Se vuoi un aiuto devi aiutare gli altri...
Se vuoi aiutare te stesso non devi piangerti addosso, non è così che risolvi i tuoi problemi, ma occupandoti di quelli degli altri. Anche se non capisci il perché devi farlo, vedrai che poi le cose ti andranno meglio. ( Tribù Indio Achuar ) |
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21-11-12, 17:06 | #320 |
Riferimento: Nativi americani
Radici Nella Terra ( L'Albero Sacro)
Dalla Terra sorge l’Albero Sacro che porta guarigione, potenza, saggezza, sicurezza. Le sue radici penetrano nel cuore di Madre Terra, i suoi rami si protendono al cielo, verso la potenza creatrice di Wakan Tanka. Le radici dell’Albero Sacro attingono alla fonte della vita originaria, custodita da Madre Terra. Il potere straordinario che la Terra esercita sui nativi americani è ben riassunto da queste parole dell’indiano Luther Orso in Piedi tratte dal libro Parole di saggezza dei grandi capi indiani di Kent Nerburn e Louise Mengelkoch: Per i lakota, montagne, laghi, fiumi, sorgenti, valli e boschi erano la bellezza perfetta. Venti, pioggia, neve, sole, giorno, notte e l’avvicendarsi delle stagioni avevano un fascino infinito. Uccelli, insetti e animali riempivano il mondo con una conoscenza che sfidava la comprensione dell’uomo. Il lakota era un vero naturalista, un amante della natura. Egli amava la Terra e tutte le cose della Terra, e questo attaccamento cresceva con l’età. Gli anziani arrivavano letteralmente ad amare il suolo e si sedevano o si sdraiavano sulla Terra con il sentimento di chi ristabilisce il contatto con un potere materno. Era buona cosa che la pelle toccasse la Terra, e agli anziani piaceva togliersi i mocassini e camminare a piedi nudi sulla sacra Terra. I loro tepee erano costruiti sulla Terra e i loro altari erano fatti di Terra. Gli uccelli che volavano nel cielo scendevano a riposarsi a Terra, ed era la Terra la dimora ultima di tutte le cose che vivevano e crescevano. La Terra offriva rifugio, dava forza, puliva e curava. È per questo che il vecchio indiano si siede ancora per terra invece di mantenersi sollevato e lontano dalla sua forza vitale. Per lui, sedersi o sdraiarsi sulla Terra significa essere in grado di pensare con più profondità e di sentie con maggiore acutezza; egli può così guardare con maggiore chiarezza i misteri della Terra e rafforzare il vincolo di parentela con la vita che lo circonda. Questo significa secondo i nativi americani che la Terra e il Cielo sono interconnesse ma non come forma astratta o ideale: come elemento naturalistico. Come natura. È la natura, in altre parole, la vera divinità immanente. Dalla Terra ogni essere può percorrere il suo cammino iniziatico verso la consapevolezza della grandezza della natura. In questo senso l’Albero è il simbolo dell’ascensione dalla terra al cielo, e per questo motivo è strettamente collegato alla Ruota di Medicina, e in altra forma ne esprime la stessa potenza. ù |
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