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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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21-11-12, 14:15 | #1 |
Riferimento: Nativi americani
Foto dal diario
Gli Occhi di un Guerriero Gli occhi, la porta dell'anima il recipiente della ve rità l'essenza dell'uomo. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo la gloria della nazione. Un uomo, stà ritto, s***** larghe sostenendo la storia e l'insita dignità del suo popolo. Io guardo negli occhi di un guerriero e capisco l'onore della nazione la moralità l'umiltà la spiritualità di questo popolo. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo il protettore della nazione la prima e l'ultima linea di difesa per i bambini e per gli anziani per le donne e i deboli. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo la fragilità dell'uomo vacillare sotto il peso della sua responsabilità e pur vacillante, ancora fermo in piedi senza vergogna. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo la visione di un uomo i suoi sogni corrono più veloci può misurare la sua impaziente andatura. Io guardo negli occhi di un guerriero e vedo l'uomo. ~ Canto Pellerossa ~ |
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#1.5 | |
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Messaggi: Tanti
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21-11-12, 14:19 | #2 |
Riferimento: Nativi americani
LEGGENDA DEL SERPENTE ARCOBALENO
Molto tempo fa viveva un famoso cacciatore. Un giorno, mentre stava tornando a casa portando degli uccelli che aveva cacciato, vide un piccolo serpente dai colori splendenti e vivaci, che aveva un aspetto a michevole. Il cacciatore si fermò e lo osservò per qualche momento. Pensò che poteva essere affamato e così gli gettò uno dei suoi uccelli. Poche settimane dopo, passando per lo stesso luogo con alcuni conigli, vide nuovamente il serpente. Era sempre meraviglioso e aveva un atteggiamento amichevole, ma era cresciuto appena di poco. Gli gettò un coniglio e disse: "Salve", mentre riprendeva il cammino verso casa. Qualche tempo dopo vide ancora il serpente. Era diventato molto grosso, ma aveva ancora il suo atteggiamento amichevole e sembrava che avesse fame. Il cacciatore stava portando a casa dei tacchini, così si fermò e ne diede un boccone al serpente. In seguito il cacciatore stava andando a casa portando due daini sulla schiena. Questa volta il serpente dai bei colori, che era diventato molto grosso, sembrava così affamato che il cacciatore provò pena per lui e gli diede un intero daino da mangiare. Quella notte molte per*sone intorno al fuoco danzavano e cantavano, quando arrivò il ser*pente che cominciò anche lui a girare attorno, all'esterno di quelli che danzavano. Quel serpente era così grosso e lungo che circondava i danzatori e quelli ne erano come imprigionati. Il serpente era tutto ricoperto di squame graziosamente colorate e aveva sempre il suo atteggiamento amichevole, ma sembrava anche affamato e la gente cominciava ad aver paura. Cercarono di uccidere il serpente, ma questi ferito cominciò a battere la coda all'impazzata e uccise molte persone. Dicono che quel serpente era proprio come l'uomo bianco. |
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21-11-12, 16:06 | #4 |
Riferimento: Nativi americani
Radici Nella Terra ( L'Albero Sacro)
Dalla Terra sorge l’Albero Sacro che porta guarigione, potenza, saggezza, sicurezza. Le sue radici penetrano nel cuore di Madre Terra, i suoi rami si protendono al cielo, verso la potenza creatrice di Wakan Tanka. Le radici dell’Albero Sacro attingono alla fonte della vita originaria, custodita da Madre Terra. Il potere straordinario che la Terra esercita sui nativi americani è ben riassunto da queste parole dell’indiano Luther Orso in Piedi tratte dal libro Parole di saggezza dei grandi capi indiani di Kent Nerburn e Louise Mengelkoch: Per i lakota, montagne, laghi, fiumi, sorgenti, valli e boschi erano la bellezza perfetta. Venti, pioggia, neve, sole, giorno, notte e l’avvicendarsi delle stagioni avevano un fascino infinito. Uccelli, insetti e animali riempivano il mondo con una conoscenza che sfidava la comprensione dell’uomo. Il lakota era un vero naturalista, un amante della natura. Egli amava la Terra e tutte le cose della Terra, e questo attaccamento cresceva con l’età. Gli anziani arrivavano letteralmente ad amare il suolo e si sedevano o si sdraiavano sulla Terra con il sentimento di chi ristabilisce il contatto con un potere materno. Era buona cosa che la pelle toccasse la Terra, e agli anziani piaceva togliersi i mocassini e camminare a piedi nudi sulla sacra Terra. I loro tepee erano costruiti sulla Terra e i loro altari erano fatti di Terra. Gli uccelli che volavano nel cielo scendevano a riposarsi a Terra, ed era la Terra la dimora ultima di tutte le cose che vivevano e crescevano. La Terra offriva rifugio, dava forza, puliva e curava. È per questo che il vecchio indiano si siede ancora per terra invece di mantenersi sollevato e lontano dalla sua forza vitale. Per lui, sedersi o sdraiarsi sulla Terra significa essere in grado di pensare con più profondità e di sentie con maggiore acutezza; egli può così guardare con maggiore chiarezza i misteri della Terra e rafforzare il vincolo di parentela con la vita che lo circonda. Questo significa secondo i nativi americani che la Terra e il Cielo sono interconnesse ma non come forma astratta o ideale: come elemento naturalistico. Come natura. È la natura, in altre parole, la vera divinità immanente. Dalla Terra ogni essere può percorrere il suo cammino iniziatico verso la consapevolezza della grandezza della natura. In questo senso l’Albero è il simbolo dell’ascensione dalla terra al cielo, e per questo motivo è strettamente collegato alla Ruota di Medicina, e in altra forma ne esprime la stessa potenza. ù |
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21-11-12, 16:47 | #5 |
Riferimento: Nativi americani
RITI DI PASSAGGIO - Prime Nazioni o Nativi Americani-
Il susseguirsi di molti inverni segna i cicli della Ruota, le linee sul mio vecchio volto mostrano tutto ciù che sento, la natura del mio passaggio rimane un mistero, poiché all'interno del mio cuore si trova il mio destino, quando non ero che un bimbo all'inizio del tempo, mi stupivo alla scoperta delle meraviglie che incontravo. Ora che sono anziano ho imparato ancora una volta che il peso di ciascun inverno porta, come un amico, una scoperta nuova |
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21-11-12, 16:54 | #6 |
Riferimento: Nativi americani
C'e' uno sprito, la' fuori, nella notte. Si agita nel vento e si tormenta. Spirito, cessa il tuo pianto, le braci ardenti dicono che sara' un giorno di vittoria domani, per la mia gente. Domani, spirito inquieto, danzerai insieme a tutti noi la danza della gioia........ Presagio di vittoria-cheyenne-
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21-11-12, 17:17 | #7 |
Riferimento: Nativi americani
Siamo simili ai fiori.
Viviamo e moriamo e, riguardo a noi stessi, non conosciamo nulla. Ma c'è un Grande Mistero che ci insegna. Ci insegna come vivere. E quando dobbiamo morire, siamo pervasi da una grande gioia. Non c'è nessuna differenza poiché, davanti alla morte, torniamo a essere tutti uguali. |
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21-11-12, 19:19 | #8 |
Riferimento: Nativi americani
La terra non appartiene all'uomo,
e' l'uomo che appartiene alla terra e tutte le cose sono collegate come il sangue di una famiglia. Qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra, quindi non e' stato l'uomo a tessere la tela della vita, egli ne e' soltanto un filo. Qualunque cosa faccia alla tela la fa a se. (Capo indiano Sioux Caprido Zoppo) |
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21-11-12, 20:04 | #9 |
Riferimento: Nativi americani
L'umiltà del guerriero non è l'umiltà del mendicante...
Il guerriero non abbassa la testa dinanzi a nessuno, ma nello stesso tempo non permette a nessuno di abbassare la testa davanti a lui. Il mendicante, invece, si butta in ginocchio e si umilia davanti a chiunque giudichi superiore, ma nello stesso tempo pretende che chiunque gli sia inferiore si umilii davanti a lui. << D.Juan. >> |
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21-11-12, 20:13 | #10 |
Riferimento: Nativi americani
Non posso pensare che siamo inutili o che Dio non ci abbia creati. C’è un solo Dio che guarda giù su noi tutti. Noi siamo i figli di un unico Dio. Il sole, il buio, il vento stanno ascoltando che cosa abbiamo da dire.
- Geronimo, Capo Apache |
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