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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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06-11-12, 11:26 | #151 |
Riferimento: arciere
Alto e trionfante, ben diritto e puntato verso il cielo, un mandorlo dominava sull'orto.
Era felice quando le leggiadre cocorite dai vivaci colori o le cinciallegre eleganti e signorili si rincorrevano sui suoi rami; ospitava con gioia cardellini, usignoli e altri uccelli canterini. Ma un giorno si posò su uno dei suoi rami un ua. L'uccello appoggiò l'orecchio alla corteccia dell'albero e percepì il formicolio delle minuscole ma voraci larve che abbondavano sotto la scorza. Infilò il suo lungo becco ricurvo nel tronco del mandorlo, cominciò a estrarre le larve e a divorarle. Il mandorlo precipitò in una cupa tristezza. Quell'uccello squallido, che frugava con il becco nella sua corteccia e rovinava la sua perfetta bellezza, era veramente insopportabile. Il superbo mandorlo fece di tutto per scacciare l'ua, che finalmente un giorno se ne volò via. Da quel momento le piccole larve poterono ingrassare in pace e lentamente invasero tutto il tronco. Bastò un colpo di vento, una sera, a schiantare l'orgoglioso mandorlo. Se qualcuno ti "becca sotto la pelle", mostrandoti difetti e manchevolezze, non arrabbiarti. Ringrazialo |
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#1.5 | |
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Località: bot
Messaggi: Tanti
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06-11-12, 11:39 | #152 |
Riferimento: arciere
Il primo giorno di scuola, in un paesino di campagna, un bambino camminava verso la scuola, di buon mattino, accompagnato dalla mamma.
Il bambino era completamente assorbito dai lunghi passi della sua enorme ombra proiettata dal sole del mattino, che lo faceva sembrare e sentire un gigante alto trenta metri. Improvvisamente la madre si fermò. Guardò il figlio dritto negli occhi e disse: "Figlio mio, non guardare la tua ombra di mattina, guardala a mezzogiorno". Una volpe contemplando la sua ombra al levar del sole disse: "Oggi a pranzo mangerò un cammello". Per tutta la mattina si aggirò in cerca di cammelli. A mezzogiorno però, rivedendo la sua ombra disse: "Un topo farà lo stesso" (K. Gibran). Giudica te stesso solo sotto il sole bruciante di mezzogiorno. |
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06-11-12, 11:47 | #153 |
Riferimento: arciere
Chi sono io? " chiese un giorno un giovane a un anziano.
" Sei quello che pensi" rispose l'anziano " Te lo spiego con una piccola storia. Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto si videro sulla linea dell'orrizzonte due persone che si abbracciavano. - Sono un papà e una mamma -, pensò una bambina innocente. - Sono due amanti -, pensò un nuomo dal cuore torbido. - Sono due amici che s'incontrano dopo molti anni - , pensò un uomo solo. - Sono due mercanti che han concluso un buon affare - , pensò un uomo avido di denaro. - E' un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra - , pensò una donna dall'anima tenera. - Sono due innamorati - , pensò una ragazza che sognava l'amore. - Chissà perche' si abbracciano- , pensò un uomo dal cuore asciutto. - Che bello vedere due persone che si abbracciano - , pensò un uomo di dio. Ogni pensiero ", concluse l'anziano ," rivela a te stesso quello che sei. Esamina di frequente i tuoi pensieri: ti possono dire molte piu' cose su te di qualsiasi maestro |
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06-11-12, 13:22 | #154 |
Riferimento: arciere
Quando pensi che tutto sia perso, è proprio quello il momento di ricominciare, raccogli ciò che di buono sei riuscito a creare e portalo con te, il resto lascialo. Vestiti di un sorriso e di tanta speranza, allena il tuo cuore per le future battaglie e impara da quelle che tu chiami sconfitte. Ricorda, c'è un tempo per piangere e uno per sorridere, SEMPRE, se questo è il giorno della tua lacrima ricordati che domani si potrà trasformare in un sorriso... se tu lo vorrai.
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06-11-12, 13:24 | #155 |
Riferimento: arciere
Molti pensano che essere umili, voglia dire essere deboli. Al contrario, io penso che è con l'umiltà che si diventa "grandi” (D.Millaci)
Lascia che il tuo sorriso cambi il mondo, ma non lasciare mai che il mondo cambi il tuo sorriso! — |
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06-11-12, 15:13 | #156 |
Riferimento: arciere
Amico, io vado in cerca di una croce.
Vedi, ho un Cristo senza croce, l'ho acquistato presso un antiquario. Mutilato e bellissimo. Ma non ha croce. Per questo mi si è affacciata un'idea. Forse tu hai una croce senza Cristo. Quella che tu solo conosci. Tutti e due siete incompleti. Il mio Cristo non riposa perché gli manca una croce. Tu non sopporti la croce, perché le manca Cristo. Un Cristo senza croce, una croce senza Cristo. Ecco la soluzione: perché non li uniamo e li completiamo? Perché non dai la tua croce vuota a Cristo? Ci guadagneremo tutt'e due. Vedrai. Tu hai una croce solitaria vuota, gelata, paurosa, senza senso: una croce senza Cristo. Ti capisco: soffrire è illogico. Non comprendo come hai potuto sopportare così a lungo. Una croce priva di Cristo è una tortura, il principio logico della disperazione. Hai il rimedio tra le mani. Non soffrire più solo. Su, dammi questa croce vuota e solitaria. Dammela. Ti darò in cambio questo Cristo mutilato, senza riposo, né croce. La tua croce non è più solamente tua; è anche e nello stesso tempo la croce di Cristo. Su, prendi la tua croce, amico; la tua croce con Cristo. Non sarai più solo a soffrire. La porterete in due, il che vuol dire dividerne il peso. E finirai per abbracciare e amare la tua croce, una volta che Cristo sarà in essa. |
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06-11-12, 15:15 | #157 |
Riferimento: arciere
Io vado avanti come un asino...
Sì, proprio come quell'animale che un dizionario biblico così descrive: "L'asino della Palestina è molto vigoroso, sopporta il caldo, si nutre di cardi; ha una forma di zoccoli che rende molto sicuro il suo incedere, costa poco il mantenerlo. I suoi soli difetti sono la caparbietà e la pigrizia". Io vado avanti come quell'asino di Gerusalemme, che, in quel giorno della festa degli ulivi, divenne la cavalcatura regale e pacifica del Messia. Io non sono sapiente, ma una cosa so: so di portare Cristo sulle mie s***** e la cosa mi rende più orgoglioso che essere borgognone o basco. Io lo porto, ma è lui che mi guida: io credo in lui, lui mi guida verso il suo regno. Chissà quanto si sente sballottato il mio signore, quando inciampo contro una pietra! Ma lui non mi rinfaccia mai niente. E' così bello percepire quanto sia buono e generoso con me: mi lascia il tempo di salutare l'incantevole asina di Balaan, di sognare davanti a un campo di spighe, di dimenticarmi persino di portarlo. Io vado avanti in silenzio. E' strano quanto ci si capisca anche senza parlare! |
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06-11-12, 15:19 | #158 |
Riferimento: arciere
Un uomo, il suo cavallo e il suo cane camminavano lungo una strada. Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì, uccidendoli all’istante. Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali. Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati ed assetati. A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva ad una piazza pavimentata con blocchi d’oro, al centro della quale s’innalzava una fontana da cui sgorgava dell’acqua cristallina. Il viandante si rivolse all’uomo che sorvegliava l’entrata.
"Buongiorno." "Buongiorno" rispose il guardiano. "Che luogo è mai questo, tanto bello?" "E’ il cielo." "Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete!" "Puoi entrare e bere a volontà." Il guardiano indicò la fontana. "Anche il mio cavallo e il mio cane hanno sete." "Mi dispiace molto" - disse il guardiano - "ma qui non è permessa l’entrata agli animali." L’uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo. Ringraziò il guardiano e proseguì. Dopo aver camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi. All’ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato. "Buongiorno", disse il viandante. L’uomo fece un cenno con il capo. "Io, il mio cavallo e il mio cane abbiamo molta sete." "C’è una fonte fra quei massi" disse l’uomo e , indicando il luogo, aggiunse: "potete bere a volontà." L’uomo, il cavallo e il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono. Il viandante andò a ringraziare. "Tornate quando volete" rispose l’uomo. "A proposito, come si chiama questo posto?" "Cielo". "Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là!" "Quello non è il cielo, è l’inferno." Il viandante rimase perplesso. "Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni!" "Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché là si fermano quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici!" |
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06-11-12, 15:45 | #159 |
Riferimento: arciere
Il cielo avrà il colore dei tuoi occhi
i fiori avranno il colore del tuo cuore non puoi sentire ciò che non è già dentro di te. Ciò che ti appartiene è l’unica cosa che saprai trovare. Coltiva l’amore se puoi e del resto sbarazzatene in fretta. (Stephen Littleword |
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06-11-12, 16:48 | #160 |
Riferimento: arciere
Un giovane indiano partì alla caccia di anitre selvatiche sulla riva di un fiume. Era armato solo di una fionda. Raccolse alcuni ciottoli sul greto e cominciò a scagliarli con tutta la sua forza. Mirava soprattutto agli uccelli che si fermavano incautamente sulla riva.
I sassi lanciati finivano con un tonfo nell'acqua profonda. Soltanto due ciottoli colpirono a morte due uccelli prima di finire anch'essi nella corrente. Quando rientrò in città, il giovane aveva due anitre nella bisaccia e ancora uno dei ciottoli in mano. Nei pressi del bazar, un gioielliere lo fermò con una esclamazione di sorpresa."Ma è un diamante, quello che hai in mano! Vale almeno mille rupie". Il giovane cacciatore impallidì e poi si disperò: "Ma che stupido sono stato! Ho usato tutti quei diamanti per uccidere degli uccelli... Se li avessi guardati bene ora sarei ricco, e invece la corrente li ha portati via!". Ognuno dei nostri giorni è come un diamante prezioso. Ciò che conta è accorgersene e non sprecano per andare a "caccia". |
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arciere, awards, medaglia, planetario |
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