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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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30-04-17, 23:33 | #1 |
Riferimento: Reiki
PROGRAMMA DEL MAESTRATO: FORMAZIONE A REIKI MASTER
psicologia umana; visione transpersonale dell'essere; psicologia dell'esperienza Reiki; insegnare e apprendere; modalità di conduzione di un gruppo; dinamiche energetiche di gruppo; salute, guarigione e malattia da un punto di vista olistico; l'Ombra, il Bambino Interiore e il Sé superiore; lo Sfidante: il depotenziamento dovuto alla socializzazione; la dimensione del sentire; l'Io e i meccanismi di difesa dell'Io; riconoscere le proprie fondamentali dinamiche interiori; accettazione e reintegrazione; identificazione e disidentificazione; l'essere umano come energia; chakra e corpi energetici; percezione e realtà; cenni sulla visione del mondo dello Sciamanismo Tolteco; cenni sulla visione del mondo dello Sciamanismo Huna (Hawaii); princìpi esoterici; energia dei diversi atteggiamenti di vita; energia del cibo: alimentazione vegetariana e/o carnivora; la percezione delle energie sottili; i mondi dell’invisibile, le entità che vi dimorano e la loro relazione con noi; conoscenze fondamentali del Primo Livello Reiki di Usui; conoscenze fondamentali del Secondo Livello Reiki di Usui; conoscenze fondamentali del Terzo Livello Reiki di Usui 3A; corrette procedure d'iniziazione ai vari Livelli Reiki; significato di ogni passaggio delle Iniziazioni Reiki di Mikao Usui; pratica meticolosa delle Iniziazioni Reiki di Mikao Usui; Triplice Iniziazione a Dai Ko Myo (per strutturare); Iniziazione a tre potenti simboli di strutturazione energetica; iniziazione Reiju; iniziazione di guarigione; ruolo dell'insegnante di Reiki. |
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#1.5 | |
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03-05-17, 23:55 | #2 |
Riferimento: Reiki
Reiki e Fibromialgia
Dr. R. Gorla e M. Ghilardi 2007 Il Reiki, che ha le sue radici nel buddismo tibetano, è un antico e semplice metodo di cura tramite il tocco delle mani. Si ispira ad un modello “naturale” e “olistico” di cura, nel quale l’uomo è visto come unità inscindibile di corpo, mente, spirito e la malattia come epifenomeno di una condotta di vita. Si ispira anche al “modello energetico”, ispirato alla fisica quantistica, che considera il corpo non solo nella sua materialità fisica o chimica, ma come “energia vitale”, che si esprime: a) biologicamente, nelle reazioni biochimiche e biofisiche che avvengono nelle cellule; b) psichicamente, nelle emozioni/sensazioni che attraversano il nostro corpo e nel linguaggio/pensiero della nostra mente; c) nello scambio con l’ecoambiente, per cui il campo elettromagnetico umano e i campi elettromagnetici del nostro pianeta/universo si scambiano continuamente informazioni energetiche. Reiki interviene sugli elementi psicoenergetici della personalità e promuove la reintegrazione e il riallineamento del complesso corpo-mente-spirito. Per questo viene classificato dal National Center for Complementary and Alternative Medicine (National Institute of Health) tra le terapie della biofield medicine o terapie del campo energetico. Come tecnica di contatto manuale (Touch Therapy), Reiki si può collocare tra le più efficaci tecniche “dolci” di rilassamento e analgesia, e si è dimostrato efficace nella terapia del dolore (anche oncologico), nell’assistenza pre- e post-operatoria, durante i trattamenti chemio e radioterapici, nel malato oncologico avanzato e terminale e negli stati ansioso-depressivi in genere. Lo stato di rilassamento mentale che un ciclo di trattamenti Reiki produce dura per più settimane ed è in grado di alleviare i sintomi fisici (percezione del dolore, dispnea, astenia, nausea) e psichici (ansia, insonnia, depressione) spesso presenti nel decorso della malattia oncologica. Il National Health Institute (NIH) ha da poco completato una sperimentazione, i cui dati non sono ancora disponibili, volta a valutare l’efficacia del Reiki nella Fibromyalgia. La Fibromialgia (FM) è una sindrome dolorosa cronica ad etiologia ignota e patogenesi non definita. E’ condizione frequente e ad elevato impatto sociale per la riduzione notevole della qualità di vita che determina. La diagnosi di FM è spesso difficile, ritardata e comporta spesso, per il corteo di manifestazioni neurovegetative associate, l’esecuzione di una pletora di esami, visite e indagini strumentali. I malati di FM hanno notevole riduzione della capacità lavorativa e presentano un elevato tasso di assenza dal lavoro. La terapia della FM non è standardizzata, ma usualmente vengono impiegati farmaci anti-depressivi, miorilassanti, neurolettici, ansiolitici, FANS e anti-dolorifici, unitamente alla persuasione del paziente alla esecuzione con costanza di esercizio fisico aerobico. La gestione del malato di FM prevede un intensivo programma di valutazioni cliniche per mantenere costante l’adesione al programma terapeutico. La ricerca della massima compliance del paziente al Lezione sulla fibromialgia del Dr. PC Sarzi Puttini - Reumatologia Ospedale Sacco di Milano La mia esperienza: come posso far capire al malato cosa è e come poter gestire la fibromialgia Migliorare senza farmaci? Reiki e fibromialgia fibromialgiareiki Page 1 of 2 http://www.bresciareumatologia.it/fi...lgiareiki.html 01/09/2008 programma terapeutico, mediante supporto psicologico, è alla base della riuscita del programma terapeutico. In questo contesto il Reiki trova possibile applicazione. Mediante esercizio di meditazione e rilassamento, finalizzato alla ricerca di consapevolezza della perdita energetica, questa può essere rinnovata. Attraverso un percorso guidato dal maestro di Reiki, il malato viene portato ad una esperienza di distacco dalle proprie sensazioni percettive attraverso una profonda meditazione in stato di coscienza. Dai risultati di studi analoghi, effettuati in pazienti oncologici e anziani, Reiki ha dimostrato efficacia sulla soggettiva percezione del dolore. Non sono stati riscontrati effetti collaterali da Reiki. Reiki presenta grande potenzialità in campo sanitario in quanto: a) la tecnica è standardizzata ed è riproducibile da operatore a operatore e, per lo stesso operatore, da un trattamento all’altro. Non sono necessarie doti speciali innate degli operatori; soltanto un’adeguata formazione che si acquista durante un seminario, della durata di due giorni, condotto da un master Reiki; b) è praticabile anche da personale laico non sanitario (volontari) e da caregiver in pazienti ricoverati o a domicilio; c) non utilizza aghi, strumenti o apparecchiature, o strutture particolari; d) è di facile apprendimento e alla portata di tutti; e) è praticabile su se stessi con l’autotrattamento (self help), sostiene e ricarica energeticamente, e quindi è utile anche nel sostenere il personale di assistenza, in quanto riduce l’ansia da prestazione, la depressione e il senso di impotenza, la stanchezza fisica ed emotiva; f) non è nota alcuna tossicità o effetto collaterale. |
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04-05-17, 09:30 | #3 |
Riferimento: Reiki
Il Reiki è un’antichissima tecnica di benessere olistico, riscoperta e perfezionata in Giappone nel 1922 dal maestro Mikao Usui e da altri maestri giapponesi dell'epoca, basato principalmente sulla meditazione e ascolto di sè, e sulla imposizione delle mani (ma non solo e non in maniera predominante), per la trasmissione dell'energia.
Il Reiki basa la sua potenza ed efficacia sull'amore e sull'energia dell'universo e trova innumerevoli utilizzi. Il termine Reiki indica un livello di energia vibrazionale che è comune a tutti gli esseri viventi e che nutre e mantiene le cose in vita. Essere "Canali Reiki" o divenire "Operatore Reiki", vuol dire entrare in sintonia con quella parte del nostro essere, anima, che è un tutt'uno con l’energia universale. Il Reiki, fondamentalmente, si basa sul regime terapeutico di Ippocrate che mira a risvegliare e nutrire la "physis", il potere di auto guarigione de nostro organismo. Il campo di applicazione del Reiki è il corpo fisico, mentale, emozionale e spirituale. Quando si verifica un blocco energetico il Reiki lavora rimuovendo questo blocco, lasciando che l’energia possa di nuovo scorrere liberamente. È un nutrimento interiore che si trasforma in benessere fisico, mentale e spirituale. È un metodo non invasivo, non comporta o non richiede alcuna predisposizione, è adatto a tutti, senza eccezione di età o di condizione fisica. REIKI è una parola giapponese che significa "Energia Vitale Universale" e nasce dall'unione di due concetti: REI che possiamo chiamare "Energia Universale" ed è tutto ciò che esiste intorno a noi. E' una forza presente in diverse culture del mondo, è chiamata Dio o identificata e personalizzata in un Essere Supremo con cui si può entrare in contatto attraverso varie forme tra cui la preghiera. Gli esseri umani che ne siano coscienti o no, sono guidati da tale forza, e attraverso essa sono costantemente spinti verso l'esperienza, l'amore e verso il mistero. KI che è un concetto fondamentale nella Medicina Tradizionale Cinese, in quella energetica Giapponese e nelle Arti Marziali e che possiamo tradurre come "Energia che scorre nel Corpo". La Forza Vitale che scorre in ogni organismo vivente. Dagli Indiani è conosciuta come Prana, nella Medicina Tradizionale Cinese si chiama Chi e dai Giapponesi è chiamata Ki, e circola negli organi interni e nei meridiani del corpo umano. L'unione di REI e KI da origine alla parola Reiki, che viene utilizzata per definire sia la disciplina e la pratica che usa l'Energia quando queste due forze si uniscono. Con la massima semplicità, il Reiki viene trasmesso dall'operatore appoggiando le mani su alcuni punti del corpo della persona che percepisce una serie di diverse sensazioni, piacevoli e intense che riescono a sbloccare le tensioni e ad incanalare nell'organismo una nuova energia vivificante e universale, avviando quindi un processo di guarigione che investe il piano fisico, mentale, emozionale e spirituale. Non è assolutamente necessaria alcuna nozione preliminare, nessuno sforzo per cercare di capire che cos'è: lentamente, ognuno con i suoi tempi la sentiamo scorrere in noi. Ed una volta percepita in noi, è molto più facile sentirla scorrere in un'altra persona. Questa energia Reiki può essere utilizzata a piacere, in qualsiasi posto e da chiunque, non richiedendo nessuna predisposizione o strumento se non la propria volontà ed intento. Una volta ricevuta l'armonizzazione e le idonee nozioni pratiche ed operative al Reiki ed essere cosi divenuto un Operatore Reiki, questa Energia fluirà in noi per tutta la vita. Reiki non è una religione perchè non consiste un sistema di che dicono o ci impongono come o quale divinità adorare. Reiki non è una filosofia o una scienza perchè non pretende di spiegare o sperimentare o dimostrare attraverso la ragione, ma al contrario sensibilizza la persona alle energie sottili che ci circondano. Reiki non opera in contrasto con le terapie convenzionali ne pretende di sostituirsi ad esse. Sono anzi molti i medici e gli psicologi onesti e coscienziosi che dopo aver praticato loro stessi Reiki lo consigliano ai loro pazienti, affinché ne traggano benefici. Possiamo affermare che il Reiki è semplicemente la sana e sobria consapevolezza della propria energia interna, nostra di diritto sin dalla nascita, e utilizzata per la vita con l'intento di raggiungere una grande armonizzazione interiore, un benessere fisico e mentale. Praticare il Reiki ci rende più vivi, più energetici, più positivi, più aperti a consentire che l'energia vitale prevalga sulla malattia perché significa liberarsi da quel senso illusorio di separazione dal Tutto, e acquisire invece la conoscenza di essere un tutt'uno con l'Universo, proprio come un'onda fa parte dell'oceano. Tutto ciò che vive, è energia. (fonte: alkaemia.i |
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04-05-17, 09:30 | #4 |
Riferimento: Reiki
Il Reiki è un’antichissima tecnica di benessere olistico, riscoperta e perfezionata in Giappone nel 1922 dal maestro Mikao Usui e da altri maestri giapponesi dell'epoca, basato principalmente sulla meditazione e ascolto di sè, e sulla imposizione delle mani (ma non solo e non in maniera predominante), per la trasmissione dell'energia.
Il Reiki basa la sua potenza ed efficacia sull'amore e sull'energia dell'universo e trova innumerevoli utilizzi. Il termine Reiki indica un livello di energia vibrazionale che è comune a tutti gli esseri viventi e che nutre e mantiene le cose in vita. Essere "Canali Reiki" o divenire "Operatore Reiki", vuol dire entrare in sintonia con quella parte del nostro essere, anima, che è un tutt'uno con l’energia universale. Il Reiki, fondamentalmente, si basa sul regime terapeutico di Ippocrate che mira a risvegliare e nutrire la "physis", il potere di auto guarigione de nostro organismo. Il campo di applicazione del Reiki è il corpo fisico, mentale, emozionale e spirituale. Quando si verifica un blocco energetico il Reiki lavora rimuovendo questo blocco, lasciando che l’energia possa di nuovo scorrere liberamente. È un nutrimento interiore che si trasforma in benessere fisico, mentale e spirituale. È un metodo non invasivo, non comporta o non richiede alcuna predisposizione, è adatto a tutti, senza eccezione di età o di condizione fisica. REIKI è una parola giapponese che significa "Energia Vitale Universale" e nasce dall'unione di due concetti: REI che possiamo chiamare "Energia Universale" ed è tutto ciò che esiste intorno a noi. E' una forza presente in diverse culture del mondo, è chiamata Dio o identificata e personalizzata in un Essere Supremo con cui si può entrare in contatto attraverso varie forme tra cui la preghiera. Gli esseri umani che ne siano coscienti o no, sono guidati da tale forza, e attraverso essa sono costantemente spinti verso l'esperienza, l'amore e verso il mistero. KI che è un concetto fondamentale nella Medicina Tradizionale Cinese, in quella energetica Giapponese e nelle Arti Marziali e che possiamo tradurre come "Energia che scorre nel Corpo". La Forza Vitale che scorre in ogni organismo vivente. Dagli Indiani è conosciuta come Prana, nella Medicina Tradizionale Cinese si chiama Chi e dai Giapponesi è chiamata Ki, e circola negli organi interni e nei meridiani del corpo umano. L'unione di REI e KI da origine alla parola Reiki, che viene utilizzata per definire sia la disciplina e la pratica che usa l'Energia quando queste due forze si uniscono. Con la massima semplicità, il Reiki viene trasmesso dall'operatore appoggiando le mani su alcuni punti del corpo della persona che percepisce una serie di diverse sensazioni, piacevoli e intense che riescono a sbloccare le tensioni e ad incanalare nell'organismo una nuova energia vivificante e universale, avviando quindi un processo di guarigione che investe il piano fisico, mentale, emozionale e spirituale. Non è assolutamente necessaria alcuna nozione preliminare, nessuno sforzo per cercare di capire che cos'è: lentamente, ognuno con i suoi tempi la sentiamo scorrere in noi. Ed una volta percepita in noi, è molto più facile sentirla scorrere in un'altra persona. Questa energia Reiki può essere utilizzata a piacere, in qualsiasi posto e da chiunque, non richiedendo nessuna predisposizione o strumento se non la propria volontà ed intento. Una volta ricevuta l'armonizzazione e le idonee nozioni pratiche ed operative al Reiki ed essere cosi divenuto un Operatore Reiki, questa Energia fluirà in noi per tutta la vita. Reiki non è una religione perchè non consiste un sistema di che dicono o ci impongono come o quale divinità adorare. Reiki non è una filosofia o una scienza perchè non pretende di spiegare o sperimentare o dimostrare attraverso la ragione, ma al contrario sensibilizza la persona alle energie sottili che ci circondano. Reiki non opera in contrasto con le terapie convenzionali ne pretende di sostituirsi ad esse. Sono anzi molti i medici e gli psicologi onesti e coscienziosi che dopo aver praticato loro stessi Reiki lo consigliano ai loro pazienti, affinché ne traggano benefici. Possiamo affermare che il Reiki è semplicemente la sana e sobria consapevolezza della propria energia interna, nostra di diritto sin dalla nascita, e utilizzata per la vita con l'intento di raggiungere una grande armonizzazione interiore, un benessere fisico e mentale. Praticare il Reiki ci rende più vivi, più energetici, più positivi, più aperti a consentire che l'energia vitale prevalga sulla malattia perché significa liberarsi da quel senso illusorio di separazione dal Tutto, e acquisire invece la conoscenza di essere un tutt'uno con l'Universo, proprio come un'onda fa parte dell'oceano. Tutto ciò che vive, è energia. (fonte: alkaemia.i |
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09-05-17, 23:51 | #5 |
Riferimento: Reiki
Origini antichissime in una visione olistica dell’uomo
Il Reiki è un’antichissima arte di guarigione le cui origini risalgono a 2500 anni fa. Se ne trova traccia già nei Sutra del Buddismo Tibetano e nelle antiche cerimonie Shintoiste. La sua riscoperta e diffusione si deve al maestro Dott.Mikao Usui (1865- 1926), monaco giapponese che insegnava in una piccola università cristiana a Kyoto. Da lì la leggenda ha fatto il suo naturale corso dando varie versioni su come Usui scoprì e diffuse il metodo. Quello che ha però importanza è che il Reiki è ad oggi uno dei metodi di guarigione naturale più diffusi al mondo, trasmesso da varie scuole e maestri facenti però tutti riferimento alla tradizione di Usui. Il termine Reiki -Rei (Energia Universale)- Ki (Forza Vitale)- contiene già di per sé la spiegazione di che cos’è questa tecnica e del perché funzioni: l’operatore Rei-ki diventa un canale di trasmissione dell’Energia Universale sul cliente che quindi può usufruire di tutti i benefici che un riequilibrio energetico porta. Il concetto di Energia universale vivo in tutte le culture – basti pensare la Prana degli Indù, al Ka degli Egizi, al Chi dei Cinesi allo Spirito Santo dei Cristiani – va quindi a coinvolgere il corpo, la mente e l’anima sia dell’operatore che di chi riceve Reiki. Reiki quindi non può essere considerata una terapia in senso occidentale, perché non ripristina il funzionamento e non cura i sintomi di malessere di un singolo organo, ma secondo appunto una visione olistica, indaga e rimuove le cause interiori o esteriori che hanno prodotto lo squilibrio, permettendo quindi al soggetto l’autoguarigione. In modo certamente non esaustivo, ma spero chiarificatore, potremmo spiegare questi risultati affermando che il corpo umano (inteso in senso olistico come un tutt’uno costituito da corpo e mente) è concepibile come un insieme di energie con frequenze vibrazionali ben precise e che è in uno stato di ben-essere fintanto che queste frequenze sono mantenute in un equilibrio naturale. Secondo sempre una visione olistica, quando si verifica uno squilibrio sul piano energetico questo si riflette sul funzionamento della struttura organica, portando alla malattia o al blocco emozionale. Questo concetto può essere ad esempio spiegato pensando all’interscambio energetico con l’esterno nei rapporti interpersonali. Quante volte vi sarà capitato di sentirsi eccessivamente stanchi, o con un cambio di umore improvviso dopo aver frequentato persone depresse, con atteggiamento negativo oppure di sentirsi rinvigoriti e felici quando si è in compagnia di persone positive e allegre! Ecco, ciò avviene perché il campo energetico di queste persone, per risonanza ha influenzato il vostro e cambiato la sua frequenza, con conseguente cambio a livello psico-fisico. Così funziona Il Reiki: riporta le frequenze vibratorie dell’energia individuale (KI) in “risonanza” armonica con quelle dell’energia vitale universale (REI), per loro stessa natura armoniche ed equilibrate. |
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09-05-17, 23:51 | #6 |
Riferimento: Reiki
Origini antichissime in una visione olistica dell’uomo
Il Reiki è un’antichissima arte di guarigione le cui origini risalgono a 2500 anni fa. Se ne trova traccia già nei Sutra del Buddismo Tibetano e nelle antiche cerimonie Shintoiste. La sua riscoperta e diffusione si deve al maestro Dott.Mikao Usui (1865- 1926), monaco giapponese che insegnava in una piccola università cristiana a Kyoto. Da lì la leggenda ha fatto il suo naturale corso dando varie versioni su come Usui scoprì e diffuse il metodo. Quello che ha però importanza è che il Reiki è ad oggi uno dei metodi di guarigione naturale più diffusi al mondo, trasmesso da varie scuole e maestri facenti però tutti riferimento alla tradizione di Usui. Il termine Reiki -Rei (Energia Universale)- Ki (Forza Vitale)- contiene già di per sé la spiegazione di che cos’è questa tecnica e del perché funzioni: l’operatore Rei-ki diventa un canale di trasmissione dell’Energia Universale sul cliente che quindi può usufruire di tutti i benefici che un riequilibrio energetico porta. Il concetto di Energia universale vivo in tutte le culture – basti pensare la Prana degli Indù, al Ka degli Egizi, al Chi dei Cinesi allo Spirito Santo dei Cristiani – va quindi a coinvolgere il corpo, la mente e l’anima sia dell’operatore che di chi riceve Reiki. Reiki quindi non può essere considerata una terapia in senso occidentale, perché non ripristina il funzionamento e non cura i sintomi di malessere di un singolo organo, ma secondo appunto una visione olistica, indaga e rimuove le cause interiori o esteriori che hanno prodotto lo squilibrio, permettendo quindi al soggetto l’autoguarigione. In modo certamente non esaustivo, ma spero chiarificatore, potremmo spiegare questi risultati affermando che il corpo umano (inteso in senso olistico come un tutt’uno costituito da corpo e mente) è concepibile come un insieme di energie con frequenze vibrazionali ben precise e che è in uno stato di ben-essere fintanto che queste frequenze sono mantenute in un equilibrio naturale. Secondo sempre una visione olistica, quando si verifica uno squilibrio sul piano energetico questo si riflette sul funzionamento della struttura organica, portando alla malattia o al blocco emozionale. Questo concetto può essere ad esempio spiegato pensando all’interscambio energetico con l’esterno nei rapporti interpersonali. Quante volte vi sarà capitato di sentirsi eccessivamente stanchi, o con un cambio di umore improvviso dopo aver frequentato persone depresse, con atteggiamento negativo oppure di sentirsi rinvigoriti e felici quando si è in compagnia di persone positive e allegre! Ecco, ciò avviene perché il campo energetico di queste persone, per risonanza ha influenzato il vostro e cambiato la sua frequenza, con conseguente cambio a livello psico-fisico. Così funziona Il Reiki: riporta le frequenze vibratorie dell’energia individuale (KI) in “risonanza” armonica con quelle dell’energia vitale universale (REI), per loro stessa natura armoniche ed equilibrate. |
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14-05-17, 15:24 | #7 |
Riferimento: Reiki
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29-05-17, 23:37 | #8 |
Riferimento: Reiki
Il percorso di ascensione del Reiki può essere paragonabile ad una scala di quarzo, composta da tre gradini di dimensioni differenti.
Il primo di questi gradini è alto, ma in compenso ha una superficie orizzontale molto ampia. Una volta raggiunto il primo gradino è possibile osservare il mondo circostante da un punto di vista, più panoramico e fondamentalmente diverso come dimensione . In questa fase l’iniziato sta vivendo la metamorfosi del cambiamento, i suoi canali energetici sono direttamente collegati con l’Energia Universale, è proprio in questo momento che può iniziare la guarigione fisica, mentale e spirituale. La grande superficie orizzontale serve per mantenere i piedi ben stabili senza rischiare di cadere, perché potreste provare un senso di ebbrezza, felicità e di gioia, una sorta di vertigine e confusione. Si può credere di essere diventati improvvisamente dei guaritori, e ciò è normale, ognuno di noi crede di avere una sua energia un po’ speciale, ma in realtà si diventa, molto più umilmente, dei semplici canali dell’Energia Universale. |
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15-06-17, 22:03 | #9 |
Riferimento: Reiki
a riflessione nasce da alcune reazioni alla pubblicazione di alcuni simboli Reiki sulla mia pagina pubblica in un social network. I commenti di alcuni praticanti Reiki sono stati abbastanza contrari all’Amore che Reiki professa, all’apertura del cuore necessaria per comprendere l’essenza della Luce e dell’Energia: la critica è che dovrei mantenere il segreto su tali simboli, peraltro pubblicizzati e rilanciati in centinaia di siti internet da persone che – come me – credono alla condivisione e non al senso effimero di potere insito nel mantenere un segreto di Pulcinella.
Reiki ha tanti simboli: li trovate anche in alcuni bellissimi testi che si acquistano in libreria e spiegano la filosofia di questa pratica che in tanti Paesi del Mondo è inclusa nelle prestazioni del benessere o della medicina olistica. Hanno un senso, questi simboli? Sì, ma il loro uso dipende dalla coscienza e dalla disposizione d’animo di ogni operatore e non da riti che accrescono l’Ego e millantano chissà quale magia. Condividere la propria conoscenza non è svendere: è ammettere la sacralità dell’essere umano dando dignità all’individuo come meritevole di ogni possibile aiuto. La visione di simboli di cui qualcuno non comprende (inizialmente) la portata ma che forse apriranno nuove vie di equilibrio, di evoluzione, di amore e pace può essere un modo per donare e fare fluire l’Energia che è di tutti, nessuno escluso. Chi usa Reiki per aiutare gli altri non è superiore, più elevato o spiritualmente migliore degli altri: ha scelto una strada e si mette a disposizione del prossimo, è un canale e uno strumento che spalanca se stesso all’Amore e al mistero per il bene di chi chiede aiuto. L’attivazione Reiki è un rito, lo studio dei simboli è meditazione ma anche rito: amare e aiutare gli altri per fortuna va molto oltre le inevitabili limitazioni che ogni rito ha. Non servono riti per usare bene la connessione con l’Energia: tutte le altre tecniche che non si chiamano Reiki lo dimostrano. dal web |
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15-07-17, 13:29 | #10 |
Riferimento: Reiki
Ricevere l'attivazione al Primo Livello Reiki, ci dà l'opportunità di sperimentare l'azione benefica del Reiki su di noi e su altri. Attraverso la pratica del Reiki si ha la possibilità di trasmettere equilibrio energetico (quindi benessere) a noi stessi, ad un'altra persona, a un animale, a un vegetale e altro ancora. Con il Reiki non vi è mai pericolo di danneggiare qualcuno di "scambiare energie", il risultato di un trattamento è l'espressione autentica della vita: gioia, salute, creatività
Reiki porta con se il segreto dell'amore, che dall'Universo scende fino a noi avvolgendoci in un potente abbraccio di energia |
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