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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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13-09-13, 23:21 | #121 |
Riferimento: il mio blocchetto" diario di riflessione personale " alessia V.66"
危机 crisi
Nella scrittura cinese, la parola crisi è composta da due ideogrammi: uno rappresenta il pericolo l’altro rappresenta l’opportunità. John F.Kennedy interessante |
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#1.5 | |
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17-09-13, 11:10 | #122 |
Riferimento: il mio blocchetto" diario di riflessione personale " alessia V.66"
Esistono due nemici,
uno viene da fuori e l'altro da dentro. Proverbio del Silat Indonesiano plasmarci .....capire..... insegnando a noi stessi e non agli agli altri L'importante non è capire, ma essere in grado di capire....... |
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17-09-13, 21:44 | #123 |
Riferimento: il mio blocchetto" diario di riflessione personale " alessia V.66"
Quando diciamo cose tipo "Le persone non cambiano", facciamo impazzire gli scienziati. Perché il cambiamento è letteralmente l'unica costante di tutta la scienza. L'energia, la materia, cambiano continuamente, si trasformano, si fondono, crescono, muoiono. È il fatto che le persone cerchino di non cambiare che è innaturale, il modo in cui ci aggrappiamo alle cose come erano invece di lasciarle essere ciò che sono, il modo in cui ci aggrappiamo ai vecchi ricordi invece di farcene dei nuovi, il modo in cui insistiamo nel credere, malgrado tutte le indicazioni scientifiche, che nella vita tutto sia per sempre. Il cambiamento è costante. Come viviamo il cambiamento, questo dipende da noi. Possiamo sentirlo come una morte o possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita. Se apriamo le dita, se allentiamo la presa e lasciamo che ci trasporti, possiamo sentirlo come adrenalina pura, come se in ogni momento potessimo avere un'altra occasione di vita, come se in ogni momento potessimo nascere ancora una volta.
(Grey's Anatomy, settima stagione) già................. |
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25-09-13, 13:39 | #124 |
Riferimento: il mio blocchetto" diario di riflessione personale " alessia V.66"
Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perché le parole le immiseriscono. Le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi quando lo dicevate. Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
(Stephen King) |
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25-09-13, 18:03 | #125 |
Riferimento: il mio blocchetto" diario di riflessione personale " alessia V.66"
DANZA LENTA
Hai mai guardato I bambini In un girotondo? O ascoltato il rumore della pioggia Quando cade a terra? O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla? O osservato il sole allo svanire della notte? Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce. Il tempo è breve. La musica non durerà. Percorri ogni giorno In volo? Quando dici "Come stai"?" Ascolti la risposta? Quando la giornata è finita Ti stendi sul tuo letto Con centinaia di questioni successive Che ti passano per la testa? Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce Il tempo è breve. La musica non durerà Mai detto a tuo figlio, lo faremo domani? Senza notare nella fretta, Il suo dispiacere? Mai perso il contatto, Con una buona amicizia che poi è finita Perchè tu non avevi mai avuto tempo Di chiamare e dire "Ciao"? Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce Il tempo è breve. La musica non durerà Quando corri cosi veloce per giungere da qualche parte Ti perdi la metà del piacere di andarci. Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, E´ come un regalo mai aperto… . . Gettato via. La vita non è una corsa. Prendila più piano Ascolta la musica Prima che la canzone sia finita. David L. Weatherford e purtroppo a volte bisogna correre .....le scelte di vita legano..... alcune svegliano.....alcune annebbiano....alcune addormentano......alcune imbalsamano............ |
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27-09-13, 12:13 | #126 |
Riferimento: il mio blocchetto" diario di riflessione personale " alessia V.66"
IL TOPO E LA RANOCCHIA - Esopo.
Un dolcissimo topolino di campagna, col musetto simpatico e due occhioni scuri, vagando tutto solo per i campi, incontrò un bel giorno una buffa sgraziata ranocchia. Osservandosi al principio dubbiosi, i due fecero ben presto amicizia. "Sai, mi piacerebbe sapere come ti procuri il cibo!" Chiese quella. " Oh, bè," borbottò il topolino con la testa bassa "non é che io sia un gran campione... anzi, faccio enorme fatica a trovare qualcosa da mettere sotto i denti" - " Ehi!" Gridò la rana "che ne diresti se andassimo insieme a caccia di cibarie? In due di sicuro avremmo più fortuna! Potremmo legarci con una catena l'un all'altro così da essere sicuri di non perderci! " Il topolino rimase un istante a riflettere, quindi disse: " Mi sembra una buona idea!" E così fecero. Legati insieme i due si diedero da fare per cercare del cibo e bisogna dire che ne trovarono proprio tanto! Quando, alla fine della giornata furono veramente sazi, si in camminarono verso casa. Ancora incatenati, giunsero allo stagno della ranocchia e questa, senza pensarci due volte, si tuffò decisa nell'acqua trascinandosi dietro il povero topino che, non sapendo nuotare si mise a urlare e cominciò a dibattersi per non annegare. Un nibbio, osservando dal cielo tutto quel trambusto e vedendo il povero topo ormai privo di sensi pensò di aver trovato un buon bocconcino. Si precipitò allora sullo stagno e afferrò con gli artigli il corpo del topino al quale era legata anche la ranocchia. Risvegliato dalle grida della rana, il topolino iniziò, coi suoi dentini aguzzi, a morsicare le zampe del volatile il quale aprì gli artigli per il male e li lasciò ricadere. I due toccarono il suolo senza farsi male ma decisero subito di togliersi quella catena che gli aveva procurato tanti guai! Quando si decide di legarsi a qualcuno con un vincolo d 'amore o di amicizia bisogna ricordare che ogni persona ha esigenze diverse dall'altra ed è necessario, per quanto possibile assecondare i desideri di entrambi i componenti la coppia. favola Esopo e già sempre ....... |
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27-09-13, 12:40 | #127 |
Riferimento: il mio blocchetto" diario di riflessione personale " alessia V.66"
Il calore del cuore
I due giovani struzzi erano disperati. Ogni volta che si mettevano a covare le uova, il peso del loro corpo le rompeva. Un giorno decisero di andare a chiedere consiglio ai loro genitori che abitavano dall'altra parte del del deserto. Corsero per molti giorni e molte notti, e finalmente arrivarono al nido della vecchia madre. - Madre - dissero - siamo venuti a chiederti come possiamo fare per covare le uova. Ogni volta che ci proviamo si rompono. - La madre li ascoltò, poi rispose: - Ci vuole un altro calore. - - E quale? - domandarono gli struzzi. - Il calore del cuore. Voi dovete guardare la vostre uova con amore, pensando alla creatura che ci dorme dentro; lo sguardo e la pazienza lo risveglieranno. - Gli struzzi ripartirono, e quando la femmina ebbe deposto un altro uovo, si misero a guardarlo con amore, senza perderlo mai di vista. Passarono così molti giorni; quando, ormai, erano allo stremo delle forze l'uovo incominciò a cigolare, s'incrinò, si ruppe, e una piccola testa di struzzo fece capolino dal guscio. Leonardo Da Vinci immagine web |
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27-09-13, 13:14 | #128 |
Riferimento: il mio blocchetto" diario di riflessione personale " alessia V.66"
IL LUPO E L'AGNELLO
Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello. Ed ecco che il predone, stimolato dalla sua gola maledetta, tirò fuori un pretesto per litigare. "Perché", disse, "mi hai intorbidato l'acqua proprio mentre bevevo?". E il batuffolo di lana, pieno di paura, risponde: "Scusa, lupo, come posso fare quello che recrimini? È da te che scorre giù l'acqua fino alle mie labbra". Respinto dalla forza della verità, il lupo esclama: "Sei mesi fa hai sparlato di me". L'agnello ribatte: "Io? Io non ero ancora nato". "Perdio", lui dice, "è stato tuo padre a sparlare di me". E così lo abbranca e lo sbrana, uccidendolo ingiustamente. Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse. Favola di Jean de La Fontaine questa favola non la conoscevo ..... |
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