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12-11-09, 20:27 | #2 |
Ricetta dello zalten
Ricetta dello zalten secondo un manoscritto del ‘700 conservato presso la biblioteca di Rovereto:
“Prendete dell’uva di Candia, uva passa, pinoli, mandorle sbucciate tagliate per lungo, scorze di limone minutamente tagliate, semi di anice, cedro candito, cannella in polvere, un po’ di zucchero e un po’ di farina e mescolate insieme ogni cosa. Prendete un pezzetto di lievito di birra, della grandezza di una noce…” Preparazione tradizionale Macerare dell’uva sultanina e canditi di cedro immergendoli nella grappa per circa un’ora. Snocciolare dei datteri e tagliarli a fettine. Sciogliere del lievito in poca acqua tiepida, impastarlo con farina, sale e poco miele fino ad ottenere un composto morbido che andrà lasciato a lievitare per circa mezz’ora. Poi Incorporarvi del burro a pezzetti, un uovo, un cucchiaio di miele, farina e impastare il tutto aggiungendo del latte. Unire amalgamando bene uva sultanina, canditi, datteri, pinoli, cannella, chiodi di garofano e lasciar lievitare il composto per circa due ore. Imburrare e infarinare una placca da forno e stendervi l’impasto dello spessore di un dito. Decorare con gherigli di noci, spennellare con latte o tuorlo d’uovo e passare in forno ben caldo per mezz’ora. Prima di servire lo zelten lasciarlo raffreddare |
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12-11-09, 20:31 | #3 |
Ricetta dello zalten 2
Ingredienti:
- 200 gr. di farina integrale - 200 gr. di farina 00 - 50 g di noci - 50 g di nocciole - 100 gr. di datteri snocciolati - 100 gr. di fichi secchi - 50 gr. di pinoli - 50 gr. di uva passa - 3 uova - 80 g di burro - 200 cc. di latte - 1 bicchiere di rhum - 40 g di scorza d'arancio candita - 2 cucchiai di miele - 20 g di lievito di birra - 1 cucchiaino di grani di coriandolo - 1 cucchiaino di cannella - 1 pizzico di sale - Acqua appena tiepida q.b. Per la guarnizione finale: - ciliegie candite - scorza di arancia candita - scorza di cedro candito - albicocche secche - miele Tritare grossolanamente noci e nocciole (non devono sfarinare), cubettare l'arancia candita, i fichi ed i datteri, pestare finemente i grani di coriandolo, unire l'uvetta e i pinoli mescolare bene il tutto e far ammollare per un paio di ore con il rum. Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida e impastarlo con la metà della quantità delle due farine precedentemente miscelate, il sale e 1 cucchiaino di miele fino ad ottenere una pasta morbida (come quella della pizza). Farla lievitare fino a raddoppio del volume. A questo punto unire alla pasta il burro (temperatura ambiente) a pezzetti, 1 uovo, il resto del miele e della farina e impastare con il latte; l'impasto dovrà sempre risultare morbido ma non appiccicoso (se così fosse aggiungere ancora poca farina). Lasciar riposare ancora per un pò. Unire la frutta fatta ammollare nel liquore ben scolata. Impastare bene e lasciate lievitare per 2 ore ancora. Dividere la pasta in tanti panetti (dipende dalla dimensione che si vuole dare agli Zelten). Dare la forma desiderata poggiandoli sulla placca del forno rivestita di carta. Spennellare con tuorlo d'uovo ed infornare (in forno già caldo) a 180° per 40 -45 minuti. Il tempo di cottura può variare, se gli zelten sono piccoli ci vorrà meno tempo. Una volta cotti, sfornarli e farli raffreddare. Spennellarli con del miele e decorarli secondo fantasia con la frutta candita, spennellarli nuovamente per lucidarli. Prima di confezionarli (se devono essere regalati) farli asciugare per qualche ora. Questi antichi dolci tipici trentini sono simbolo di abbondanza, il nome deriva dal tedesco selten (talvolta) proprio a voler rimarcare che non si tratta di una preparazione di tutti i giorni. Vista la ricchezza degli ingredienti, ognuno di loro è una piccola Cornucopia. Vengono preparati in tutte le famiglie (ogni nucleo familiare ha la propria ricetta) per lo più nel periodo natalizio, donati o degustati nel focolare domestico. Si preparano con molti giorni di anticipo (più maturano più diventano buoni). |
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12-11-09, 21:10 | #6 |
***** di panettone
Nella tradizione messinese ci sono vari dolci che poi posterò, ora desidero darvi la ricetta delle ***** di panettone. Dovete sapere che per tradizione il 6 gennaio io faccio il panettone ripieno. Taglio il sopra del panettone, lo svuoto e la mollica la sbriciolo aggiungo delle gocce di cioccolata un litro di panna montata e amalgamo il tutto dopo riempio il panettone, dopo averlo imbibito co uno sciroppo al rhum, e lo metto in frigo per un'oretta circa e poi............uhmmmm che bontà una fetta di questo panettone. Ora mi direte voi che c'entrano le *****? Ebbene un anno i pretendenti ad una fetta di panettone ripieno erano troppi ed allora che fare? Ho preso il panettone l'ho sbriciolato tutto quanto, ho messo le gocce di cioccolata e la panna montata e dopo aver amalgamato l'impasto, sempre con un pò di rhum, ne ho fatto delle palline che poi ho passato nella granella di nocciole e le ho adagiate sui pirottini e così tutti abbiamo mangiato il panettone con la panna. Un consiglio, mangiate le palline il giorno dopo sono più gustose.
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13-11-09, 00:05 | #9 |
Prima il mio menu poi le ricette, con calma
Antipasto: zuppetta di cozze e vongole veraci Primo: Spaghetti al sugo di gamberoni Secondo: Gamberoni (quelli del sugo) e orate alla vernaccia con funghi e olive di Gaeta Contorno: al massimo cruditee di verdure (ma in genere se ne tocca poco, stiam già all'orlo) Frutta fresca e secca, mista Dolce: Cestini di cioccolato alla crema tiramisù Da bere, visto il pesce, un buon bianco tipico delle nostre zone |
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