Riferimento: Nativi americani
Sacralità del rapporto tra l’Uomo ed il Mondo Animale
Il mondo animale veniva tenuto in enorme considerazione, come sopra precisato. Se un uomo o una donna avevano una visione di un animale, si svolgev
a una attenta ricerca e studio di esso, per capirne e poi imitarne le movenze, le abitudini, le difese e i suoi modi di proteggersi e di attaccare. Si cercava quindi di stilizzarlo negli oggetti posseduti, come negli scudi, nei disegni sopra le tende, sui vestiti, adornando le armi con alcune parti mortali di questi esseri, nella convinzione di ottenere il loro stesso potere assieme alle altre qualità.
Il bisonte, certamente, era in cima a tutte le creature viventi, il sacro “TA-TANKA”[1].
I Piedi Neri chiamavano il bisonte “NI-ài”, che significa “la mia ombra e la mia protezione”, ed in genere tutti i Nativi delle praterie rivolgevano particolari preghiere al più maestoso degli esseri viventi della prateria.
In molte delle sacre cerimonie veniva, infatti, usato il teschio del bisonte, rivolgendogli particolari preghiere affinché la sua presenza potesse sempre soddisfare i bisogni del Popolo.
Anche l’orso era considerato con particolare sacralità, perchè ritenuto capace non solo di difendersi coraggiosamente, ma anche di essere particolarmente bravo nel “sentire” l’avvicinarsi di situazioni pericolose od anche meteorologiche. Esso inoltre aveva la conoscenza delle sacre “erbe”: se ferito, infatti, sapeva scegliere particolari bacche o altri medicamenti naturali capaci di guarirlo.
Poteva trasmettere queste qualità a tutti coloro che voleva aiutare e spesso aiutava nelle difficoltà chiunque ritenesse suo amico. Tutti i Nativi avevano un profondo rispetto e riverenza verso questo essere.
Il lupo era l’esempio della capacità guerriera, ogni scout indossava la sua pelliccia e, nel linguaggio dei segni, per indicare uno scout si faceva il segno del lupo; questo animale era altamente rispettato e considerato alleato. Talvolta egli poteva parlare ai suoi amici, dicendo loro cosa sarebbe successo, e poteva anche dare informazioni sui nemici.
L’aquila, il falco e la civetta erano l’espressione del coraggio necessario in battaglia e proprio a tal fine erano rivolte loro preghiere; il corvo era un volatile dalle grandi capacità di lungimiranza ed anch’esso, se voleva, poteva parlare avvisando di un eventuale pericolo immediato e dava, talvolta, preziosi consigli in battaglia.
Anche gli uccelli acquatici avevano particolari poteri, dal momento che erano considerati messaggeri di quelle creature che vivevano sott’acqua. Tra i Piedi Neri spesso nei fagotti di medicina erano contenuti parti di questi uccelli acquatici.
Tra gli insetti, grande importanza era dedicata ai ragni, perchè considerati molto operosi e intelligenti; anche la farfalla era portatrice di messaggi, in special modo sogni e visioni ed era il simbolo dell’agilità e dell’ eleganza.
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