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CORVOROSSO 20-11-12 00:32

Riferimento: Nativi americani
 
Canto cerimoniale degli Ojibwa

Venera gli anziani: sarà come venerare la saggezza e la vita.
Venera la vita in tutte le sue forme: servirà a rinforzare il tuo spirito.
Venera le donne: sarà come venerare il dono della vita e dell'amore.
Mantieni sempre la tua parola: così facendo sarai fedele a te stesso e agli altri.
Vedi di essere gentile e buono, sempre pronto a dividere.
Vedi di essere sempre disponibile alla pace: così facendo potrai permettere a tutti
di raggiungere la pace suprema.
Vedi di essere coraggioso: così facendo potrai far crescere la forza negli altri.
Vedi di essere prudente in ogni cosa, osserva, ascolta e medita ogni situazione:
così facendo potrai essere saggio.
(dal WeB)

CORVOROSSO 20-11-12 00:37

Riferimento: Nativi americani
 
La Donna Cesta madre delle Stelle



Allora all'inizio dei tempi, quando tutte le cose furono state create, il Primo Uomo viveva in una foresta di pini d'alto fusto.
Un giorno durante un'escursione di caccia, scoprì una piccola capanna. Accanto alla capanna c'era un piccolo campo di mais.
"Mi domando chi ci viva", pensò.

Il giorno seguente il Primo Uomo portò sua moglie, la Prima Donna, per la foresta a vedere la capanna. Non appena arrivarono vicino, una piccola anziana uscì ad accoglierli.
"Io sono la Donna Cesta , o Luna, la madre delle stelle, vi convincerò dentro."
Quindi invitò i suoi ospiti all'interno. Attorno ad un piccolo fuoco sedevano quattro anziani: Vento, Nuvola, Lampo e Tuono.

La capanna era piena delle figlie della Luna. In breve le ragazze incominciarono a cantare e danzare.
Le figlie della Luna dissero al Primo Uomo d'osservare e ascoltare molto attentamente in modo da insegnare le canzoni e danze sacre ad altri.
Dopo i canti e le danze, le figlie della Donna Cesta insegnarono al Primo Uomo e alla Prima Donna cerimonie e passatempi.





La Stella della Sera danzava ad ovest e portava una cesta che rapresentava la luna. La cesta era fatta da rami di salice tenuti insieme col fango, per cui la terra è piena d'alberi.
Le quattro figlie della Stella Nera c'erano anche loro: danzavano e si mouvevano verso ovest e ciascuna era posta in modo da portare nella cesta della Stella della Sera due colli di cigno e due pelli di cerbiatto. Questi rapresentavano le quattro deità dell'ovest.


Le figlie della Donna Cesta insegnarono al Primo Uomo e alla Prima Donna un passatempo.
Dettero loro la cesta della Luna , semi di bacche e 12 bastoncini che erano il cerchio dei capi in cielo. Usavano i bastoncini per contare.





Insegnarono tutto questo al Primo Uomo e alla Prima Donna e ricordarono loro che Tirawahat mandò le stelle sulla terra in una cesta di luna per insegnare a questi primi due tutto quello che il popolo doveva fare.

Quando il Primo Uomo e la Prima Donna avevano imparato tutto quello che avrebbero dovuto, i loro vicini fecero saltare la capanna nella loro cesta e volarono via su nel cielo per ritronare ai loro posti.

CORVOROSSO 20-11-12 00:44

Riferimento: Nativi americani
 
Ogni anima divrebbe incontrarsi col sole mattutino, con la nuova dolce terra, con il Grande Silenzio da sola. Cos'è il Silenzio.
È il Grande Mistero!
Il Sacro Silenzio è la Sua Voce!

Each soul must meet the morning sun, the new sweet earth, and the Great Silence alone. What is Silence? It is the Great Mystery! The Holy Silence is His voice!
- Charles Alexander Eastman (Ohiyesa

CORVOROSSO 20-11-12 08:07

Riferimento: Nativi americani
 
L'Amore per alcuni è solamente qualcosa di fisico, per altri è qualcosa di evanescente, ma per molti ancora è un qualcosa che fa guarire, un profondo meraviglioso impegno che non può vacillare.
E' il potere che vive nel più profondo dell'uomo.
L'amore nasce dal cuore. Se il cuore è giusto, la decisione non può essere sbagliata. Vai Tranquillo!

Citazione di: Capo Choctaw

CORVOROSSO 20-11-12 08:12

Riferimento: Nativi americani
 
Le Farfalle
Un giorno il Creatore Wakan Tanka, mentre seduto se ne stava riposando, osservò dei bambini che giocavano in un villaggio. I bambini ridevano e cantavano, ma tuttavia, mentre li guardava, sentiva che il suo cuore era triste. Pen
sava: «Questi bambini diventeranno adulti. La loro pelle si raggrinzirà, i loro capelli diverranno grigi ed i loro denti cadranno. Il braccio del giovane cacciatore perderà il vigore e queste amorevoli ragazzine diverranno brutte e grasse.I cuccioli giocherelloni diverranno ciechi cani rognosi, e quei meravigliosi fiori — gialli e blu, rossi e purpurei — appassiranno. Le foglie cadranno dagli alberi e seccheranno.E stanno già diventando gialle! ».Perciò il Creatore si sentiva sempre più triste.
Era autunno, ed il pensiero dell’inverno che stava arrivando, con il suo freddo e la scarsità di selvaggina e di verde, rendeva il suo cuore sempre più triste. Tuttavia faceva ancora caldo ed il sole stava splendendo.
Il Creatore osservò il gioco della luce del sole e delle ombre sul terreno, mentre le gialle foglie erano sospinte qua e là dal vento.
Vide l’azzurro del cielo e la bianchezza della farina macinata dalle donne; e d’un tratto sorrise.Pensò: « Tutti questi colori, dovrebbero essere preservati. Farò qualcosa che rallegrerà il mio cuore, qualcosa che questi bambini guardandola ne gioiranno ». Il Creatore tirò fuori la sua borsa e cominciò a raccogliere delle cose: una macchia di luce solare, una manciata di blu del cielo, la bianchezza della farina, l’ombra dei bambini che giocano, il nero dei capelli corvini d’una bella ragazza, il giallo delle foglie cadenti, il verde degli aghi di pino, il rosso, il viola e l’arancio dei fiori che gli erano attorno. Mise tutte quelle cose nella sua borsa e, dopo un ripensamento, vi aggiunse anche il canto degli uccelli. Poi andò nel luogo erboso dove i bambini stavano giocando e chiamandoli porse loro la borsa: « Bambini, piccoli bambini, questo è per voi. Apritela, c’è qualcosa di bello dentro ». I bambini aprirono la borsa e all’istante centinaia e centinaia di farfalle colorate volarono via, danzando intorno alla testa dei bambini, posandosi sui loro capelli, tornando a battere le ali per sorseggiare il polline da questo o da quel fiore, ed i bambini incantati dicevano che non avevano mai visto niente di così bello. Le farfalle cominciarono a cantare, ed i bambini ascoltavano sorridendo. Ma in quel momento un uccello canterino arrivò volando, si posò sulla spalla del Creatore e lo rimproverò dicendo: « Non è giusto che tu dia le nostre canzoni a queste nuove graziose creature. Quando ci hai fatto ci hai detto che ogni uccello avrebbe avuto un suo canto. Ed ora l’hai dato anche a loro, a caso. Non è sufficiente che tu abbia dato ai tuoi nuovi balocchi i colori dell’arcobaleno? ». « Hai ragione », ammise il Creatore. « Ho creato un canto per ogni uccello e non avrei dovuto prendere ciò che vi appartiene ». Così il Creatore tolse i canti alle farfalle, ed ecco perché sono silenziose. « Sono belle anche così! » pensò.

CORVOROSSO 20-11-12 08:24

Riferimento: Nativi americani
 
CELEBRARE LA VITA

Le celebrazioni permettevano alle tribù Americane di dare un
riconoscimento alle benedizioni ricevute. Una buona caccia, ad esempio portava abbondante carne fresca senza che nessun guerriero venisse ferito. Un matrimonio
portava la promessa di bambini, nuovi membri per la tribù. Un raccolto abbondante significava che vi sarebbe stato abbastanza cibo per l’inverno. Un rituale di pubertà comportava che un bambino si preparava alle responsabilità del mondo adulto.
Queste benedizioni non interessavano soltanto alcune persone, ma l’intera tribù, poiché questa era vista come una famiglia allargata. La sopravvivenza del tutto dipendeva dal contributo delle realizzazioni individuali di ciascun membro. Perdere una persona in guerra, per malattia, incidente o parto era motivo di dispiacere per tutti. Il popolo indiano ha sempre vissuto in questo modo dolori, lutti, benedizioni e occasioni di celebrazione.
Oggi, quando vi è motivo di celebrare, tutti sono invitati a condividere il cibo, le danze, la musica dei tamburi, le risa e le benedizioni ricevute. La famiglia che ospita la celebrazione mostra gratitudine al Grande Mistero condividendo la propria fortuna con gli altri. (JAMIE SAMS)

CORVOROSSO 20-11-12 08:32

Riferimento: Nativi americani
 
FIOCCHI DI NEVE

I fiocchi di neve serbano nelle loro ruote di medicina congelate gli schemi dei nostri sogni e dei nostri desideri. I pensieri e le aspirazioni sono vivi e contengono spirito. Come un filo di fumo in una tempesta di neve, l
o spirito contenuto nei nostri sogni prende forma, assumendo l’aspetto unico e speciale dei diversi fiocchi di neve.
Gli accumuli di sogni congelati che formano le corone bianche e luccicanti delle maestose montagne tornano a noi in primavera, per nutrire tutti gli esseri viventi. Le acque sciolte del clan dei fiocchi di neve ci insegnano ad abbeverarci ai dolci sogni che, mischiandosi tra loro, creano armonia e nutrono la creazione fino alla fine dei tempi. (JAMIE SAMS)

CORVOROSSO 20-11-12 09:24

Riferimento: Nativi americani
 
La devozione quotidiana (Ohiyesa Santee-Dakota ) ♥ Pontiac ♥


E' più necessaria del cibo d'ogni giorno.

Un Indiano si alza presto,


calza i suoi mocassini e va al fiume.

Si bagna il viso con l'acqua fredda,

quindi si tuffa completamente.

Dopo il bagno, rimane eretto

davanti allo spuntare dell'alba, il viso

al sole che danza sopra l'orizzonte,

ed offre la sua preghiera muta.

La sua compagna può averlo preceduto

o può seguirlo nella sua devozione,

ma non l'accompagna mai.

Ogni anima deve incontrarsi da sola

con il sole del mattino,

il grande silenzio!

Davanti alla bellezza della natura,

l'indiano si ferma in contemplazione

e non vede il bisogno di distinguere

un giorno tra i sette per farlo santo,

poiché per lui tutti i giorni

sono di Dio.

CORVOROSSO 20-11-12 09:38

Riferimento: Nativi americani
 
POW WOW WOW

LA GRANDE ENTRATA
Il Pow Wow inizia con la Grande Entrata. Viene chiesto a tutti gli spettatori di alzarsi mentre vengono portate dentro le bandier
e e le aste d’aquila delle tribù ospiti e in visita. Le aste d’Aquila e le bandiere rappresentano nazioni, famiglie e comunità. Mentre il tamburo comincia una canzone da grande entrata, il capo o il rappresentate della tribù ospite e i dignitari in visita entrano nell’arena. Essi sono seguiti da altri onorati membri e dalla guardia colorata dei veterani. Subito dopo seguono i reali eletti (principesse. guerrieri, ecc.), giovani persone che sono state scelte e onorate dalle rispettive tribù per rappresentare la comunità ai Pow Wow attraverso lo stato. Condotti dagli anziani, seguono poi i danzatori uomini, generalmente secondo il seguente ordine: danzatori tradizionali, danzatori dell’erba, danzatori fancy. Poi entrano le donne, anche queste condotte dalle donne anziane e nell’ordine danzatrici tradizionali, danzatrici dai vestiti con campanellini e poi danzatrici fancy dello scialle. Seguono i ragazzi adolescenti, seguiti dalle ragazze e poi dai bambini e dalle bambine più giovani e infine dai più piccini. I danzatori di ciascuna categoria sono annunciati dagli MC mentre passano davanti al palco. Finalmente l’arena viene riempita da tutti i danzatori, ciascuno che balla nel suo ragalia più bello. La responsabilità di mantenere la canzone passa da tamburo a tamburo, attraverso il cerchio finché tutti i danzatori non stanno danzando e sono nel centro del cerchio. Con tutti che restano nel centro del cerchio, la canzone di preghiera e la canzone in onore dei veterani comincia. E’ una vista spettacolare piena di bellezza eccitazione e orgoglio.

IL TAMBURO
Le persone dicono che non può esserci un Pow Wow senza un tamburo, perché trasmette il battito del cuore della nazione Indiana. Si pensa inoltre che trasmetta anche il battito del cuore della Madre Terra, e che per questo possa richiamare gli spiriti e le nazioni insieme.

Il tamburo del Pow Wow è una larga base coperta con una pelle (bufalo, cervo o mucca). Formando un cerchio, otto o più uomini colpiscono il tamburo in unisono con un mazzuolo di legno ricoperto. Gli uomini poi fondono assieme le loro voci con il battito del tamburo per creare la canzone. Le canzoni sono spesso nella lingua Indiana dei membri del tamburo. E’ responsabilità dei membri del tamburo e specialmente del cantante guida di riuscire a cantare e suonare qualsiasi tipo di canzone sia richiesta dal maestro di cerimonia o dal direttore dell’arena per qualsiasi evento sia in atto (ad es. innalzamento della bandiera, cerimonia d’onore, diversi tipi di danza).

Si narra che il tamburo sia stato portato al popolo degli Indiani da una donna, e perciò che vi sia lo spirito di una donna che risiede nel tamburo. Appropriatamente, deve essere trattato con cura e rispetto e un comportamento consono si richiede a chiunque venga in contatto con il tamburo. Spesso si crede che il tamburo aiuti a riportare in contatto la parte fisica e mentale di una persona con il suo lato spirituale e del cuore. Come con molte cose nella cultura Indiana, il tamburo è usato per portare equilibrio e ringiovanimento a una persona tramite la partecipazione nelle danze, nel canto o ascoltando il battito del cuore.

CORVOROSSO 20-11-12 09:40

Riferimento: Nativi americani
 
LE DANZE
Le danze al POW WOW hanno una dimensione personale e spirituale molto forte. Ci sono molte storie e interpretazioni diverse per ciascuna danza, a seconda del background della tribù o della famiglia. Anche se possono differire nei fatti, sono tutte considerate vere… poiché la verità può esistere in molte forme.

TRADIZIONALE DEGLI UOMINI
TRADIZIONALE DELLE DONNE
DANZA DELL’ERBA DEGLI UOMINI
VESTITI DI CAMPANELLINI DELLE DONNE
DANZA FANCY DEGLI UOMINI o DANZA FRENETICA FANCY DEGLI UOMINI
DANZA FANCY DELLO SCIALLE


DANZA TRADIZIONALE DEGLI UOMINI
Questa è la più antica forma di danza nella cultura Indiana. I regalia sono spesso pensati per rappresentare gli animali che il Creatore ha messo sulla terra. I movimenti raccontano delle azioni di caccia dei guerrieri, mentre inseguono la preda, o combattono un nemico. Il regalia è un’espressione molto personale di creatività e capacità artistica. Mentre non esiste nessun look prescritto, molti elementi possono riflettere accessori indossati da antichi guerrieri: una piastra da petto realizzata con ossa di animali o conchiglie per protezione contro le frecce; un collare per protezione contro i coltelli; campanelle alle caviglie o zoccoli con sonagli; o uno scudo realizzato di cuoio e decorato con importanti simboli tribali. Spesso un danzatore tradizionale porta un singolo bustle contenente penne d’aquila, che sono considerate sacre al popolo Indiano. L’aquila vola più in alto di tutti e porta le preghiere della gente al Creatore. Le penne d’aquila sono spesso aggiudicate per imprese eroiche o per adempimento.


DANZA TRADIZIONALE DELLE DONNE
La danza tradizionale delle donne necessità di una enorme quantità di stamina, concentrazione e grazia. I movimenti sono molto focalizzati. Le donne muovono i loro piedi in tempo con il tamburo tenendoli vicino al terreno. Mentre il tamburo suona “l’onore batte”, le donne sollevano i loro ventagli per onorare il tamburo e i loro parenti maschili. Un elemento molto importante nella danza tradizionale delle donne è il regalia. Il regalia tradizionale delle donne di solito include uno scialle con frange, tenuto graziosamente ripiegato sopra un braccio, un astuccio contenente una lesina e un coltello appeso alla cintura e un ventaglio di penne (spesso d’aquila). Lo stile tradizionale delle donne del Sud o Oklahoma spesso include pelle di daino o abiti di tessuto per accompagnare i loro movimenti di danza più apertamente ritmici. I regalia sono decorati con bellissimi lavori in perline (usualmente creati dalle stesse danzatrici) con motivi e colori che riflettono l’affiliazione tribale e familiare. I motivi dei Dakota, per esempio, spesso hanno i colori dell’arcobaleno e forme geometriche, riflettendo i colori e i motivi della terra natia nelle praterie. I regalia degli Ojibwe o Winnebago spesso riflettono motive floreali e i colori dei boschi, mostrando l’influenza degli Indiani dei boschi.

CORVOROSSO 20-11-12 09:41

Riferimento: Nativi americani
 
LA DANZA MASCHILE DELL’ERBA
Si raccontano molte storie sulle origini della danza dell’erba. Una di queste racconta che la danza dell’erba deriva dai movimenti dei primi scout che avvistano un sito. Siccome in nuove aree l’erba è piuttosto alta, gli scout danzerebbero in un modo speciale per appiattire l’erba e renderla accettabile per un nuovo accampamento o come sito per un meeting. I movimenti della danza dell’erba inoltre riflettono i movimenti dei guerrieri come inseguire una preda o un nemico e combattere un nemico (incluso un movimento che rappresenta una gamba del guerriero steccata per cui impossibilitata a muoversi mentre combatte con questa gamba tenuta in una certa posizione). Si dice spesso che la danza dell’erba rifletta il bisogno di equilibrio nella vita, infatti ogni movimento che viene eseguito su un lato deve essere ripetuto dall’altro. Alcune persone si riferiscono alla danza dell’erba come a un dono dal Creatore per celebrare la gioia. C’è tutta una ricca mitologia che circonda questa danza. I regalia per questa danza comprendono lunghi fasci di fili, nastri o stoffa attaccati a una tenuta di base per rappresentare l’erba o secondo altre teorie gli scalpi dei nemici. Si indossa un copricapo chiamato roach. Il roach ha due piume attaccate in modo tale da muoversi o avvitarsi a seconda di come si muove il danzatore. Come in tutte le danze, il danzatore si deve muovere seguendo il rullo del tamburo, finendo con entrambi i piedi sul terreno al battito finale.


IL VESTITO DI CAMPANELLINI DELLE DONNE
Questa danza ha le sue origini nel Minnesota del nord e fu introdotta alla comunità Pan-Indiana dal popolo degli Ojibwe. Come racconta la storia, una nipote di un uomo di medicina era molto malata. Egli fece un sogno in cui uno spirito che indossava un vestito di campanellini venne a lui dicendogli di realizzare un vestito come il suo e farlo indossare alla ragazza per guarirla. Quando l’uomo si svegliò, lui e la moglie procedettero a realizzare il vestito come era stato descritto dallo spirito nel sogno. Terminato il vestito, i due aiutati da altri portarono la nipote nella sala delle danze e le fecero indossare il vestito. Durante il primo giro attorno alla stanza, ella dovette essere trasportata. Durante il secondo giro attorno alla stanza, riuscì a malapena a camminare. Nel terzo giro attorno alla stanza scoprì che poteva camminare senza assistenza e durante il quarto giro attorno alla stanza ella danzò. Il vestito di campanellini è realizzato da una base in tela, velluto o pelle con campanellini realizzati con un metallo luccicante. Tradizionalmente e ancora oggi i campanellini sono realizzati col coperchio delle lattine di tabacco da fiuto. Questi sono piegati e modellati in campanelli di forma triangolare e attaccati al vestito con nastri o tessuto secondo un motivo disegnato dal danzatore stesso. Necessitano dai 400 ai 700 campanellini per realizzare il vestito per un adulto.

La danza stessa è progettata per incorporare il suono dei campanellini permettendogli di muoversi; questo per farli tintinnare o per renderli “felici”. I passi sono controllati o non prevedono calci alti o giravolte. Spesso i passi seguono un motivo a zig-zag per riflettere l’andamento a zig-zag che rappresenta il cammino nella vita. Simile alla danza dell’erba degli uomini, i piedi spesso compiono movimenti paralleli. Simili a una danza tradizionale femminile, anche la danzatrice con il Vestito di Campanellini innalza il proprio ventaglio quando i “battiti d’onore” vengono suonati sul tamburo. Come in tutte le danze, i danzatori dai Vestiti di Campanellini devono muoversi a tempo con il rullare del tamburo e fermarsi con entrambi i piedi sul suolo al battito finale.

CORVOROSSO 20-11-12 09:42

Riferimento: Nativi americani
 
LA DANZA FANCY DEGLI UOMINI
Una delle danze più moderne nel Pow Wow, la Danza Fancy degli uomini e la più energica e atletica delle danze. Per essere bravi in questa danza, il danzatore si deve allenare per aumentare la stamina e l’agilità. La danza è veloce e comprende salti e giravolte. Si dice che il regalia rappresenti gli spiriti dell’arcobaleno nei suoi colori brillanti e piume e nastri svolazzanti. Il danzatore della danza Fancy solitamente indossa due fasci di piume con nastri annessi, pettini per capelli decorati con piume o crine di cavallo e vivaci bande alle braccia e in testa che ripetono i colori e i motivi. Il danzatore inoltre indossa un copricapo a roach decorate con crine di cavallo colorato e che esibisce due piume di aquila. Il roach è progettato per tenere le piume in costante movimento rotatorio o ondeggiante. E’ parte della danza mantenere le piume in costante movimento per tutta la durata della canzone. I danzatori inoltre portano con se dei coup stick riccamente decorati con nastri o piume. Il coup stick era originalmente un piccolo bastone che un guerriero si portava con sé in battaglia. Era considerato un grande segno di coraggio essere in grado di toccare il tuo nemico con il coup stick (azione molto più coraggiosa di quella di uccidere il tuo nemico).


LA DANZA FANCY DELLO SCIALLE DELLE DONNE
Questa è la più moderna delle danze femminili. Alcuni dicono che era originariamente chiamata la danza della coperta e che le donne danzavano con una coperta o uno scialle che le ricopriva la testa. Era chiamata la danza Graziosa dello Scialle negli anni ’60 e i passi della danza erano più vicini al terreno e più piccoli di quelli che vengono eseguiti oggi. E’ una danza estremamente energica e atletica, che comprende calci e giravolte e movimenti veloci. Si avvicina alla Danza Frenetica Fancy degli uomini per velocità e stile. Le donne danzano con bellissimi scialli decorati spesso con lunghi nastri e frange di tessuto. Il regalia di questa danza include inoltre alti mocassini decorati con perline. I simboli e i colori realizzati sui mocassini con le perline hanno significati tribali o personali per il danzatore.

CORVOROSSO 20-11-12 09:43

Riferimento: Nativi americani
 
LE CANZONI
La musica in un Pow Wow viene create principalmente dai gruppi di tamburi che circondano l’arena. I gruppi di tamburi di solito sono composti da diversi uomini, ciascuno con un mazzuolo rivestito, che circondano un largo tamburo coperto con pelle (bufalo, alce, mucca, ecc.). Gli uomini poi mescolano le loro voci con il battere del tamburo per creare una canzone. Le canzoni sono molto varie e di numero infinito: alcune sono tradizionali e vengono passate di generazione in generazione attraverso la storia; altre sono contemporanee e create per comunicare problematiche e interessi correnti. Molte canzoni sono cantate nelle lingue Indiane originali, un fatto che molti credono aiuterà a mantenere le lingue vive e vitali per i giovani in crescita.

Ciascuna categoria di danza ha un suo stile specifico di canzone e un passo che sono appropriati per quella specifica danza. Il gruppo del Tamburo, particolarmente il cantante leader, è responsabile nel rendere immediatamente disponibile ciascuno stile di canzone sia richiesto alla domanda del MC o direttore dell’arena.

Le canzoni sono molto importanti e hanno un intenso impatto personale.

Mike Hotaine, MC e appartenente dei Dakota da Manitoba, spiega: "Ovunque vi è una canzone. Non importa dove vai, c’è una canzone. E questo è ciò che ci insegnano ad ascoltare. Ci sono canzoni nell’erba, perché è la sacra coperta della Madre Terra in estate. E ci sono canzoni in inverno quando i venti ululano attraverso le finestre e le porte, c’è una canzone. Ci sono canzoni nei canti particolari di alcuni uccelli e ci sono parole in quella canzone. Tutto quello che dobbiamo fare è imparare ad ascoltarle, le grandi canzoni della Madre Terra” “ Dio ci ha dato uno dei doni più grandi , il cantare insieme, e il battere di quella particolare canzone, il battito in sé, che è il nostro cuore. Così il tuo cuore diventa il tuo battito di tamburo, e le tue canzoni sono i doni della vita… le canzoni della vita.”

Ron Davis, un Danzatore dell’Erba della Mille Lacs Band di Ojibwe, dice “Tu senti una buona canzone, sei lì fuori che danzi, è come se tu entrassi in te stesso, nel luogo dove hai avuto la tua visione. Ritorni nel luogo dove ti senti a tuo agio nel tuo stesso stato d’animo. E niente attorno a te può interrompere questo. E quando senti quella canzone, è così bella, lo sai, risuona come il vento. E tu danzi solamente a quella, e ti fa sentire bene.”

Lillian Goodeagle, una Dakota/Cheyenne de nord campionessa della Danza Fancy dello Scialle, spiega "Una canzone veramente buona, ti entra semplicemente dentro. E’ come se fosse nel tuo cuore, e il tuo corpo, i tuoi piedi, le tue gambe, le tue braccia – tutto – interpreta quella canzone.”

CORVOROSSO 20-11-12 09:47

Riferimento: Nativi americani
 
I REGALIA
Le tenute per la danza indossati nel cerchio durante il Pow Wow vengono chiamate regalia o semplicemente tenute. Nonostante siano altamente decorate, non ci si riferisce mai a queste tenute chiamandole “costumi”. Il termine costume denota artificio e un vestito che viene indossato per un evento che non fa parte della vita di tutti i giorni di una persona. Al contrario, queste tenute dei Nativi Americani sono molto personali e un’espressione artistica delle vite, dei sentimenti, degli interessi, della famiglia, e della ricerca spirituale dei danzatori. Spesso elementi dei regalia sono doni ricevuti dagli anziani o da persone considerate speciali nelle vite dei danzatori e sono onorificenze da portare con orgoglio e responsabilità. I regalia evolvono e cambiano mentre il danzatore evolve e cambia nel corso della sua vita. In ciascuna stagione vengono apportati dei cambiamenti a seconda della moda del momento o del personale cambio di gusto. Non vi è alcune contraddizione nel fondere assieme elementi storici con elementi molto moderni, per esempio intrecciando il lavoro tradizionale di perline con ferma trecce di Minnie Mouse.


Siccome i regalia esprimono la vita di ciascun singolo danzatore, elementi di disegno provenienti da molte fonti diversi sono appropriate. Come Ron Davis, un Danzatore dell’Erba Objibwe, spiega "Ci vuole molto tempo per preparare una tenuta, sapete. Puoi continuare ad aggiungervi elementi per tutto il corso della tua vita. Perché vi sono circostanze diverse che circondano ogni differente articolo che tu aggiungi alla tua tenuta. Mentre stai danzando, queste cose che fanno parte della tua tenuta, tirano fuori uno splendore. Di fatto tu risplendi là fuori, e ti senti bene con te stesso. Chiunque può farlo. Non è soltanto per gli Anishinabe. E’ alla portata di chiunque."

CORVOROSSO 20-11-12 09:59

Riferimento: Nativi americani
 
Gli ho chiesto la forza e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Gli ho chiesto la saggezza e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Gli ho chiesto la prosperità e Dio mi ha dato muscoli e cervello per lavorare.
Gli ho chiesto il cora
ggio e Dio mi ha dato pericoli da superare.
Gli ho chiesto l'Amore e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Gli ho chiesto favori e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo ma tutto quello di cui avevo bisogno.
La mia preghiera è stata ascoltata

CORVOROSSO 20-11-12 10:26

Riferimento: Nativi americani
 
Quale patto il bianco ha rispettato e l'uomo rosso ha infranto?
Nessuno.
Quale trattato l'uomo bianco ha stipulato con noi e rispettato dopo?
Nessuno.
Quand'ero ragazzo i Lakota erano padroni del mondo; il sole si levava e tramontava sui lo
ro territori.
Lanciavano diecimila uomini in combattimento.
Dove sono i guerrieri oggi?
Chi li ha sterminati?
Dove sono le nostre terre?
Chi le saccheggia?
Quale uomo bianco può dire che gli ho rubato la terra o un solo suo soldo?
Tuttavia dicono che sono un ladro.
Quale donna bianca, anche isolata, ho mai catturata o insultata?
Tuttavia dicono di me che sono un cattivo indiano.
Quale uomo bianco mi ha mai visto ubriaco?
Chi è mai venuto da me affamato ed è ripartito con lo stomaco vuoto?
Chi mi ha visto picchiare le mie mogli o maltrattare i miei bambini?
Quale legge non ho rispettato?
È una colpa se amo il mio popolo?
È forse un male che io abbia la pelle rossa?
TATANKA YOTANKA (TORO SEDUTO) - HUNKPAPA LAKOTA (SIOUX)***

CORVOROSSO 20-11-12 12:03

Riferimento: Nativi americani
 
Sul bordo del nido il corvo guarda la luna
Dalla soglia della tana la lupa guarda la luna
Sonnecchiando nel suo giacilio il cervo guarda la luna
Facendo incetta di semi il topolino le getta distratte occhiate
La trota sotto la corrente ne avverte il bagliore rivelatore
Per tutti è indiscutibilmente notte
Ma la luna non appartiene alla notte
La notte piuttosto le appartiene
La luna non ha padroni!
(anonimo)

CORVOROSSO 20-11-12 13:56

Riferimento: Nativi americani
 
Sono nato sulle Colline Nere,
le montagne madri del mio popolo.
Mi chiamarono L
ento, ma sapevo che un giorno, mi sarei conquistato un altro nome. Allora non sapevo neppure dell'esistenza dei bianchi.
Ero un indiano, e prima ancora di essere indiano, ero un Lakota, tra i Lakota appartenevo alla tribù guerriera più valorosa: gli Hunkpapa.
La nostra fierezza era immensa.
- Tatanka Yo'take

CORVOROSSO 20-11-12 16:11

Riferimento: Nativi americani
 
Il coraggio non è sempre un ruggito.
A volte il coraggio è la calma voce alla fine della giornata che dice: "ci proverò ancora domani

CORVOROSSO 20-11-12 17:03

Riferimento: Nativi americani
 
1. LA PAURA

“E così si è imbattuto nel primo dei suoi nemici naturali: la Paura.


Un nemico terribile, traditore, e difficile da superare. Si tiene nascosto a ogni svolta della strada, in agguato, aspettando. E se l'uomo, atterrito dalla sua presenza, fugge, il nemico avrà messo fine alla sua ricerca ”.

“Che cosa accadrà all'uomo che fugge per il terrore?”.

" Non gli accadrà nulla, tranne che non imparerà mai. Non diventerà mai un uomo di conoscenza. Sarà forse un uomo borioso, o innocuo, o spaventato; in ogni caso, sarà un uomo sconfitto. Il suo primo nemico avrà messo fine ai suoi desideri”.

"E che cosa può fare per vincere la paura?”.

“La risposta è semplicissima. Non deve fuggire. Deve sfidare la sua paura, e a dispetto di essa deve compiere il passo successivo nell'imparare, e il successivo e ancora il successivo. La sua paura deve essere completa, e tuttavia non si deve fermare. Questa è la regola! E verrà il momento in cui il suo primo nemico volgerà in ritirata. L'uomo comincia a sentirsi sicuro di sé. Il suo intento diviene più forte. Imparare non è più un compito terrificante.

“Quando arriva questo lieto momento l'uomo può dire senza esitazione di aver sconfitto il suo primo nemico naturale".

“Ciò avviene tutto in una volta, don Juan, oppure a poco a poco? ”.

“Avviene a poco a poco, e tuttavia la paura è vinta improvvisamente e

rapidamente ”.

“ Ma l'uomo non avrà ancora paura se gli succederà qualcosa di nuovo?”.

“No. Una volta che un uomo ha vinto la paura, neè libero per tutto il resto della sua vita perché, invece della paura, ha acquistato la lucidità: una lucidità mentale che cancella la paura. A questo punto l'uomo conosce i suoi desideri; sa come soddisfare tali desideri. Può anticipare i nuovi passi dell'imparare, e una limpida lucidità circonda ogni cosa. L'uomo sente che nulla è nascosto.


2. LUCIDITA'

“E così ha incontrato il suo secondo nemico: la lucidità! Quella lucidità mentale, che è così difficile da ottenere, scaccia la paura, ma acceca anche.

"Costringe l'uomo a non dubitare mai di se stesso. Gli dà la sicurezza di poter fare tutto quel che gli piace, perché vede chiaramente in tutto. Ed è coraggioso perché è lucido, e non si ferma davanti a nulla perché è lucido.

Ma tutto questo è un errore; è come qualcosa di incompleto. Se l'uomo si arrende a questo falso potere, ha ceduto al suo secondo nemico e sarà maldestro nell'imparare. Si affretterà quando dovrà essere paziente, o sarà paziente quando dovrebbe affrettarsi. E sarà maldestro nell'imparare finché non cederà, incapace di imparare più nulla".

“ Che ne è di un uomo sconfitto in tal modo, don Juan? Muore come risultato?".

“No, non muore. Il suo secondo nemico lo ha semplicemente bloccato impedendogli di diventare un uomo di conoscenza; l'uomo può, invece, trasformarsi in un allegro guerriero o in un pagliaccio. Tuttavia la lucidità pagata a così caro prezzo non si trasformerà mai più nella tenebra e nella paura. Avrà la lucidità finché vivrà, ma non imparerà, o bramerà, più nulla”.

“Ma che cosa deve fare per evitare di essere sconfitto?".

“Deve fare quello che ha fatto con la paura: deve sfidare la sua lucidità e usarla solo per vedere, e aspettare con pazienza e- misurare con cura prima di fare nuovi passi; deve pensare, dopo tutto, che la sua lucidità è quasi un errore. E verrà un momento in cui comprenderà che la sua lucidità era solo un punto davanti ai suoi occhi. E così avrà superato il suo secondo nemico, e sarà in una posizione in cui nulla potrà mai nuocergli. Questo non sarà un errore. Non sarà solamente un punto davanti ai suoi occhi. Sarà vero potere.

“A questo punto saprà che il potere che ha inseguito così a lungo è finalmente suo. Può fare tutto quel che vuole. Il suo alleato è al suo comando. Il suo desiderio è la regola. Vede tutto quel che è intorno a lui. Ma si è anche imbattuto nel terzo dei suoi nemici: il Potere!

CORVOROSSO 20-11-12 17:11

Riferimento: Nativi americani
 
3. IL POTERE

“ Il potere è il più forte di tutti i nemici. E naturalmente la cosa più facile è arrendersi; dopo tutto, un uomo a questo punto è veramente invincibile. Comanda; comincia col correre rischi calcolati e finisce col creare regole, perché è un padrone.

“A questo stadio difficilmente l'uomo si rende conto che il nemico lo sta circondando.. E improvvisamente, senza saperlo, avrà certamente perduto la battaglia. Il suo nemico lo avrà trasformato in un uomo crudele e capriccioso ”.

“ Perderà il suo potere?

“No, non perderà mai la sua lucidità o il suo potere".

“Allora che cosa lo distinguerà da un uomo di conoscenza?".

“Un uomo che è sconfitto dal potere muore senza sapere veramente come tenerlo in pugno. Il potere è solo un fardello sul suo destino. Un tale uomo non ha il comando su se stesso, e non può sapere quando o come usare il suo potere".

“La sconfitta da parte di uno qualsiasi di questi nemici è una sconfitta definitiva".

“Certo che è definitiva. Una volta che uno di questi nemici ha avuto il sopravvento su di un uomo non c'è nulla che questi possa fare".

"È possibile, per esempio, che l'uomo sconfitto dal potere possa vedere il proprio errore e correggersi?".

“No. Quando un uomo cede è spacciato".

"Ma che cosa accadrebbe se fosse accecato temporaneamente dal potere e poi lo rifiutasse?”.

“Significherebbe che la sua battaglia ancora continua. Significherebbe che sta ancora cercando di diventare un uomo di conoscenza. Un uomo è sconfitto solo quando non tenta più, e si lascia andare".

"Come può sconfiggere il suo terzo nemico, don Juan?".

"Deve sfidarlo, deliberatamente. Deve arrivare a rendersi conto che il potere da lui apparentemente 'conquistato in realtà non è mai suo. Deve stare sempre in guardia, tenendo in pugno con cura e con fede tutto ciò che ha imparato. Se riuscirà a vedere che la lucidità e il potere, quando manca il suo proprio controllo su di sé, sono peggio ancora di errori, raggiungerà un punto in cui tutto è tenuto sotto controllo. Saprà allora come e quando usare il suo potere. E in questo modo avrà sconfitto il suo terzo nemico


4. LA VECCHIAIA

"L'uomo sarà, ormai, alla fine del suo viaggio di apprendimento, e si imbatterà, quasi senza esserne stato avvertito, nell'ultimo dei suoi nemici: la Vecchiaia! Questo nemico è il più crudele di tutti, il solo che non potrà essere sconfitto completamente, ma solo scacciato.

"Questo è il momento in cui l'uomo non ha più paure, non più un'impaziente lucidità mentale; un momento in cui il suo potere è tutto sotto controllo, ma anche il momento in cui prova un irresistibile desiderio di riposare. Se si arrende totalmente al desiderio di lasciarsi andare e dimenticare, se si adagia nella stanchezza, avrà perduto l'ultimo combattimento, e il suo nemico lo ridurrà a una creatura debole e vecchia. Il suo desiderio di ritirarsi annullerà tutta la sua lucidità, il suo potere, e la sua conoscenza.

“Ma se l'uomo si spoglia della sua stanchezza, e affronta il proprio destino, può allora essere detto uomo di conoscenza, pur se soltanto per il breve momento in cui riesce a sconfiggere il suo ultimo e invincibile nemico. Quel momento di lucidità di potere e di conoscenza, è sufficiente”.

CORVOROSSO 20-11-12 17:24

Riferimento: Nativi americani
 
Unisciti a coloro che cantano, raccontano storie, si godono la vita e hanno la gioia negli occhi. Perché la gioia è contagiosa, e riesce sempre a impedire che
li uomini si lascino paralizzare dalla depressione, dalla solitudine e dalle difficoltà. Unisciti a chi procede a testa alta, anche se ha gli occhi pieni di lacrime

CORVOROSSO 20-11-12 23:33

Riferimento: Nativi americani
 
Sai che gli alberi parlano? Tatanga Mani



Si parlano. Parlano l'un con l'altro,

e parlano a te, se li stai ad ascoltare.

Ma gli uomini bianchi non ascoltano.

Non hanno mai pensato

che valga la pena di ascoltare noi indiani,

e temo che non ascolteranno nemmeno

le altri voci della Natura.

Io stesso ho imparato molto dagli alberi:

talvolta qualcosa sul tempo,

talvolta qualcosa sugli animali,

talvolta qualcosa sul Grande Spirito.

CORVOROSSO 20-11-12 23:38

Riferimento: Nativi americani
 
LA LEGGENDA DELLE QUATTRO STREGHE



Il figlio del Sole decise di uccidere quattro streghe, Freddo, Fame, Povertà e Morte, perché senza di loro l’umanità sarebbe vissuta sempre felice.

Incontrò la prima, che si chiamava Freddo. Lei gli disse che, se l’avesse uccisa, tutti gli uomini avrebbero sofferto il caldo e le piante si sarebbero tutte seccate. Allora il figlio del Sole decise di risparmiarla. Incontrò la seconda, la Fame, la quale gli disse che, se fosse morta, la gente si sarebbe ammalata per l’eccessiva nutrizione. La risparmiò e si mise alla ricerca delle altre due. Incontrò la Povertà, la quale gli disse che non voleva più vivere, perché era infelice, ma lo ammonì sul pericolo di dare troppo benessere alle persone, che avrebbero provato, assieme alla ricchezza e al benessere, anche la noia. Fu costretto a non ucciderla per evitare questi pericoli. Infine incontrò la Morte, la quale gli disse che, senza di lei, la gente non sarebbe mai morta, ma che sulla terra ci sarebbero stato solo i vecchi. Il figlio del Sole risparmiò anche lei e, ritornato dai suoi compagni, spiegò a tutti la verità delle cose.

CORVOROSSO 20-11-12 23:42

Riferimento: Nativi americani
 
LA LEGGENDA DELL’UOMO DEL GHIACCIO



Un giorno in un bosco alcuni arbusti secchi presero fuoco; le fiamme si innalzarono rapidamente, estendendosi dappertutto. La tribù si chiese come combattere quell’incendio e uno di loro propose di cercare l’Uomo del Ghiaccio, che viveva in una terra lontana del Nord. Furono inviati alcuni di loro per cercarlo e condurlo sul luogo. Quando lo raggiunsero, videro un uomo molto vecchio, con i lunghi capelli bianchi legati in trecce. Appena seppe qual era il problema, si sciolse le trecce e si batté i capelli tra le due mani. Subito si sollevò un gran vento; batté nuovamente i capelli tra le mani e scese la pioggia, rifece il gesto per la terza volta. Dal cielo caddero prima la grandine e poi fiocchi di neve. Disse loro di avviarsi, promettendo che li avrebbe raggiunti l’indomani. Tornati al loro paese, portarono la speranza ai loro compagni spaventati da quell’incendio indomabile. Il giorno dopo si alzò il vento e capirono che l’Uomo del Ghiaccio stava arrivando. Il vento sollevò ancora di più le fiamme; scese la pioggia, ma non bastò a spegnere l’incendio; caddero prima la grandine e poi la neve e l’incendio si spense. Al posto della radura incendiata ora c’era un grande lago.
*************************
Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità. TORO SEDUTO

CORVOROSSO 20-11-12 23:45

Riferimento: Nativi americani
 
Vi è molto di folle nella vostra cosiddetta civiltà.
Come pazzi voi uomini bianchi correte dietro al denaro,
fino a che ne avete così tanto, che non potete vivere
potete vivere abbastanza a lungo per spenderlo.
Voi saccheggiate i boschi e la terra,
sprecate i combustibili naturali.
Come se dopo di voi non venisse più alcuna generazione,
che ha altrettanto bisogno di tutto questo.
Voi parlate sempre di un mondo migliore
mentre costruite bombe sempre più potenti
per distruggere quel mondo che ora avete.

(Tatanga Mani, capo indiano della tribù degli Sioux Oglala, conosciuto come Toro Seduto)

CORVOROSSO 20-11-12 23:48

Riferimento: Nativi americani
 
LA LEGGENDA DEI CORVI



Un tempo tutti i corvi erano bianchi come la neve. In quei tempi antichi la gente si procurava cibo cacciando il bufalo usando solo pietre e archi e non avevano altre armi. Inoltre i corvi erano amici dei bufali e li proteggevano contro i cacciatori. Uno dei corvi erano molto grande ed era la guida di tutti gli altri. Dall’alto puntavano i cacciatori e davano l’allarme, così i loro amici bufali scappavano via. La gente, che soffriva la fame, tenne un consiglio per decidere il da farsi.
Un vecchio e saggio capo propose di catturare il grosso corvo bianco con l’astuzia. Travestì un giovane, mettendogli una grande pelle di bufalo sul corpo, completa della testa e delle corna e gli disse di insinuarsi tra i bufali. Camuffato da bufalo, il giovane strisciò tra la mandria e nessun animale gli prestò attenzione. Quando i suoi compagni cacciatori si avvicinarono, i corvi in volo diedero l’allarme e tutti i bufali fuggirono, tranne il giovane, che fece finta di pascolare. Allora il grosso corvo bianco gli si avvicinò per spingerlo alla fuga, ma il giovane lestamente lo afferrò e gli legò le zampe. La tribù decise di bruciare il corvo come punizione. Il corvo, benché fosse legato, riuscì a liberarsi quando la corda che gli legava le zampe si bruciò anch’essa. Bruciacchiato, spelacchiato e annerito, egli fuggì via e decise di non occuparsi mai più dei bufali.




******************************
Se non sei disponibile a conoscere l'altra sponda del fiume,
allora il posto più sicuro e prudente per te è la tomba:
là non può succedere niente. SIOUX DAKOTA

CORVOROSSO 20-11-12 23:50

Riferimento: Nativi americani
 
BENEDIZIONE APACHE


Che il sole ti porti nuova energia durante il giorno,
che la luna dolcemente ti rigeneri di notte,
che la pioggia ti lavi via le preoccupazioni,
che il vento soffi nuova forza nel tuo essere,
che tu possa camminare per il mondo e conoscere
la sua bellezza tutti i giorni della tua Vita.

CORVOROSSO 21-11-12 06:55

Riferimento: Nativi americani
 
Tatanga Mani (Bisonte che Cammina) - Preghiera per il Grande Spirito-



Oh Grande Spirito, la cui voce ascolto nel vento,
il cui respiro dà vita a tutte le cose.

Ascoltami; io ho bisogno della tua forza e della tua saggezza,
lasciami camminare nella bellezza,
e fa che i miei occhi sempre guardino il rosso e purpureo tramonto.
Fa' che le mie mani rispettino la natura in ogni sua forma

e che le mie orecchie rapidamente ascoltino la tua voce.
Fa' che sia saggio e che possa capire le cose che hai pensato per il mio popolo.
Aiutami a rimanere calmo e forte di fronte a tutti quelli che verranno contro di me.
Lasciami imparare le lezioni che hai nascosto in ogni foglia ed in ogni roccia.
Aiutami a trovare azioni e pensieri puri per poter aiutare gli altri.
Aiutami a trovare la compassione senza la opprimente contemplazione di me stesso.
Io cerco la forza, non per essere più grande del mio fratello,
ma per combattere il mio più grande nemico: Me stesso.

Fammi sempre essere pronto a venire da te con mani pulite e sguardo alto.
Così quando la vita appassisce, come appassisce il tramonto,
il mio spirito possa venire a te senza vergogna.

CORVOROSSO 21-11-12 08:33

Riferimento: Nativi americani
 
Che il sole vi porterà nuove energie di giorno,
Possa la luna dolcemente si ripristina di notte,
Possa la pioggia lavare via ogni preoccupazione si può avere,
E la brezza soffiare nuova forza nel tuo essere,
E poi, tutti i giorni della tua vita,

Possa tu camminare dolcemente attraverso il mondo,
e conoscere la sua bellezza e il vostro

benedizioni,
Kalpulli Teocalli Ollin

marilu 21-11-12 10:18

Riferimento: Nativi americani
 
app//ciao//

CORVOROSSO 21-11-12 14:15

Riferimento: Nativi americani
 
Foto dal diario

Gli Occhi di un Guerriero

Gli occhi,
la porta dell'anima
il recipiente della ve
rità
l'essenza dell'uomo.

Io guardo negli occhi di un guerriero e
vedo la gloria della nazione.
Un uomo, stà ritto, s***** larghe
sostenendo la storia e l'insita dignità del suo popolo.

Io guardo negli occhi di un guerriero e capisco l'onore della nazione
la moralità
l'umiltà
la spiritualità
di questo popolo.

Io guardo negli occhi di un guerriero
e vedo il protettore della nazione
la prima e l'ultima linea di difesa
per i bambini e per gli anziani per le donne e i deboli.

Io guardo negli occhi di un guerriero
e vedo la fragilità dell'uomo
vacillare sotto il peso della sua responsabilità
e pur vacillante,
ancora fermo in piedi senza vergogna.

Io guardo negli occhi di un guerriero
e vedo la visione di un uomo
i suoi sogni corrono più veloci
può misurare la sua impaziente andatura.

Io guardo negli occhi di un guerriero
e vedo l'uomo.

~ Canto Pellerossa ~

CORVOROSSO 21-11-12 14:19

Riferimento: Nativi americani
 
LEGGENDA DEL SERPENTE ARCOBALENO

Molto tempo fa viveva un famoso cacciatore. Un giorno, mentre stava tornando a casa portando degli uccelli che aveva cacciato, vide un piccolo serpente dai colori splendenti e vivaci, che aveva un aspetto a
michevole. Il cacciatore si fermò e lo osservò per qualche momento. Pensò che poteva essere affamato e così gli gettò uno dei suoi uccelli. Poche settimane dopo, passando per lo stesso luogo con alcuni conigli, vide nuovamente il serpente. Era sempre meraviglioso e aveva un atteggiamento amichevole, ma era cresciuto appena di poco. Gli gettò un coniglio e disse: "Salve", mentre riprendeva il cammino verso casa.

Qualche tempo dopo vide ancora il serpente. Era diventato molto grosso, ma aveva ancora il suo atteggiamento amichevole e sembrava che avesse fame. Il cacciatore stava portando a casa dei tacchini, così si fermò e ne diede un boccone al serpente.

In seguito il cacciatore stava andando a casa portando due daini sulla schiena. Questa volta il serpente dai bei colori, che era diventato molto grosso, sembrava così affamato che il cacciatore provò pena per lui e gli diede un intero daino da mangiare. Quella notte molte per*sone intorno al fuoco danzavano e cantavano, quando arrivò il ser*pente che cominciò anche lui a girare attorno, all'esterno di quelli che danzavano. Quel serpente era così grosso e lungo che circondava i danzatori e quelli ne erano come imprigionati. Il serpente era tutto ricoperto di squame graziosamente colorate e aveva sempre il suo atteggiamento amichevole, ma sembrava anche affamato e la gente cominciava ad aver paura. Cercarono di uccidere il serpente, ma questi ferito cominciò a battere la coda all'impazzata e uccise molte persone.

Dicono che quel serpente era proprio come l'uomo bianco.

CORVOROSSO 21-11-12 14:23

Riferimento: Nativi americani
 
Piccolo figlio, prima del tuo arrivo
gli agnelli erano soli
e il cane giallo aveva gli occhi tristi.
Pesante era il mio fuso, e il sentiero
che porta alla sorgente
sembrava non dover finire mai.

Ma un giorno la Gente si è raccolta,
ha legato i cavalli presso casa,
e lo stregone ha intonato una canzone,
mentre la carne cuoceva sopra il fuoco.
E sei venuto tu,
in una notte di luna bianca,
mentre tenevo stretto il talismano.
Lana di pecora adesso ti protegge,
riposi al caldo.
Dovunque tu andrai,
con te verranno gli agnellini,
e il cane giallo,
e avrai un tuo gregge, un giorno,
tutto per te.
Forte sarai,
Hoski-yazzi,
Piccolo Uomo,
piccolo figlio. Canto-NAVAJO

CORVOROSSO 21-11-12 14:27

Riferimento: Nativi americani
 
BUONGIORNO PEACE AND LOVE ALWAYS- Oh sole, luna e stelle che percorrete i cieli,
vi prego ascoltatemi:
è giunta una nuova vita in mezzo a noi,
accoglietela, vi imploro,
rendete facile la sua strada
perch
é possa raggiungere
il livello della prima altura!
Oh venti, nubi, pioggia e nebbia,
che vi muovete nell’aria,
vi prego, ascoltatemi:
in mezzo a voi è giunta una nuova vita,
accoglietela, vi imploro,
rendete facile la sua strada
perché possa raggiungere
il livello della terza altura!
Oh uccelli piccoli e grandi,
che abitate nei boschi!
Oh insetti che volate fra le erbe
e vi seppellite nella terra,
ascoltatemi, vi prego:
in mezzo a voi è giunta una nuova vita,
accoglietela, vi imploro,
rendete facile la sua strada
perché possa raggiungere
il livello della quarta altura!
Oh voi tutti in cielo, nell’aria, sulla terra,
ascoltatemi, vi prego:
in mezzo a voi è giunta una nuova vita,
accoglietela, vi imploro,
rendete facile la sua strada, che possa andare
oltre le quattro alture!!!! Canzone-Cheyenne-per la nascita

CORVOROSSO 21-11-12 15:24

Riferimento: Nativi americani
 
Tanto tempo fa una piccola topolina si affacendò per tutto l'autunno per mettere via una scorta di fagioli. Tutte le mattine usciva con la sua sacca di pelle di serpente, che riempiva con fagioli, per trascinarla poi a casa coi denti.
La pi
ccola topolina aveva una cugina che amava ballare e parlare, ma a cui non piaceva lavorare.

Non fece attenzione nel preparare la propria scorta di fagioli e la stagione era quasi giunta al termine prima di decidersi a darsi da fare. Quando cominciò a realizzare le sue necessità, si ritrovò senza sacca.

Così andò dalla cugina lavoratrice e disse:
"Cugina, non ho alcun fagiolo come scorta per l'inverno e la stagione è quasi finita. Ma non ho nessuna pelle di serpente in cui raccogliere i fagioli. Potresti prestarmene una?"

"Ma come mai non hai nemmeno una sacca? Dove ti trovavi la notte di luna quando i serpenti cambiano la loro pelle?"


"Ero qui"

"Che cosa stavi facendo?"

"Ero occupata nel ballare e nel parlare"

"E adesso sei punita" rispose l'altra "E' sempre così con quelli pigri e incoscienti. Ma ti lascerò usare la pelle di serpente. E ora va, cerca di recuperare il tempo perduto con lavoro duro e industrioso."



Miti e Leggende dei Lakota-

CORVOROSSO 21-11-12 15:27

Riferimento: Nativi americani
 
L'ANIMA

Il corpo muore.
Il corpo è semplicemente ciò che l'anima materialmente possiede.
E' il suo involucro.
L'anima prosegue la sua vita.

- PREGHIERA SIOUX.

CORVOROSSO 21-11-12 15:30

Riferimento: Nativi americani
 
Piccolo figlio, prima del tuo arrivo
gli agnelli erano soli
e il cane giallo aveva gli occhi tristi.
Pesante era il mio fuso, e il sentiero
che porta alla sorgente
sembrava non dover finire mai.

Ma un giorno la Gente si è raccolta,
ha legato i cavalli presso casa,
e lo stregone ha intonato una canzone,
mentre la carne cuoceva sopra il fuoco.
E sei venuto tu,
in una notte di luna bianca,
mentre tenevo stretto il talismano.
Lana di pecora adesso ti protegge,
riposi al caldo.
Dovunque tu andrai,
con te verranno gli agnellini,
e il cane giallo,
e avrai un tuo gregge, un giorno,
tutto per te.
Forte sarai,
Hoski-yazzi,
Piccolo Uomo,
piccolo figlio. Canto-NAVAJO-

CORVOROSSO 21-11-12 15:35

Riferimento: Nativi americani
 
Se vuoi un aiuto devi aiutare gli altri...

Se vuoi aiutare te stesso non devi piangerti addosso, non è così che risolvi i tuoi problemi, ma occupandoti di quelli degli altri.
Anche se non capisci il perché devi farlo, vedrai che poi le cose ti andranno meglio.

( Tribù Indio Achuar )

CORVOROSSO 21-11-12 16:06

Riferimento: Nativi americani
 
Radici Nella Terra ( L'Albero Sacro)

Dalla Terra sorge l’Albero Sacro che porta guarigione, potenza, saggezza, sicurezza. Le sue radici penetrano nel cuore di Madre Terra, i suoi rami si protendono al cielo, verso la potenza creatrice di Wakan Tanka.
Le radici dell’Albero Sacro attingono alla fonte della vita originaria, custodita da Madre Terra. Il potere straordinario che la Terra esercita sui
nativi americani è ben riassunto da queste parole dell’indiano Luther Orso in Piedi tratte dal libro Parole di saggezza dei grandi capi indiani di Kent Nerburn e Louise Mengelkoch:
Per i lakota, montagne, laghi, fiumi, sorgenti, valli e boschi erano la bellezza perfetta. Venti, pioggia, neve, sole, giorno, notte e l’avvicendarsi delle stagioni avevano un fascino infinito. Uccelli, insetti e animali riempivano il mondo con una conoscenza che sfidava la comprensione dell’uomo.
Il lakota era un vero naturalista, un amante della natura. Egli amava la Terra e tutte le cose della Terra, e questo attaccamento cresceva con l’età. Gli anziani arrivavano letteralmente ad amare il suolo e si sedevano o si sdraiavano sulla Terra con il sentimento di chi ristabilisce il contatto con un potere materno.
Era buona cosa che la pelle toccasse la Terra, e agli anziani piaceva togliersi i mocassini e camminare a piedi nudi sulla sacra Terra.
I loro tepee erano costruiti sulla Terra e i loro altari erano fatti di Terra. Gli uccelli che volavano nel cielo scendevano a riposarsi a Terra, ed era la Terra la dimora ultima di tutte le cose che vivevano e crescevano. La Terra offriva rifugio, dava forza, puliva e curava.
È per questo che il vecchio indiano si siede ancora per terra invece di mantenersi sollevato e lontano dalla sua forza vitale. Per lui, sedersi o sdraiarsi sulla Terra significa essere in grado di pensare con più profondità e di sentie con maggiore acutezza; egli può così guardare con maggiore chiarezza i misteri della Terra e rafforzare il vincolo di parentela con la vita che lo circonda.
Questo significa secondo i nativi americani che la Terra e il Cielo sono interconnesse ma non come forma astratta o ideale: come elemento naturalistico. Come natura. È la natura, in altre parole, la vera divinità immanente. Dalla Terra ogni essere può percorrere il suo cammino iniziatico verso la consapevolezza della grandezza della natura. In questo senso l’Albero è il simbolo dell’ascensione dalla terra al cielo, e per questo motivo è strettamente collegato alla Ruota di Medicina, e in altra forma ne esprime la stessa potenza.
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